La Casa di produzione Madhouse non si smentisce mai con opere sempre all’altezza, con storie accattivanti e fuori dal normale con un’animazione di alto livello, rendendo così tutto, un prodotto che non ha niente da invidiare con le produzioni cinematografiche.
“Death Parade” è un anime composto da 12 episodi, diretto da Yuzuru Tachikawa, la cui storia ruota presso un misterioso bar il “Quindecim”,dall’atmosfere noir, in cui lavora un barman inespressivo di nome Decim.
In questo stano locale giungono sempre due persone che sono morte nello stesso istante, ma che non hanno la consapevolezza di averla persa. Esse dovranno partecipare ad un gioco il “Death Game”, attraverso il quale, il barman che risulta essere un giudice dell’oltretomba, deciderà se le loro anime devono rincarnarsi oppure cadere nel vuoto.
Il barman da questo gioco, estrae l’oscurità dall’animo umano in maniera da poter valutare i due individui. Egli non è umano, è un manichino cosciente, che non prova emozioni, che non conosce cosa sia la morte altrimenti lo avvicinerebbe troppo all’essere umano.
L’acuta lucidità con cui vengono colte le varie personalità delle anime, rende tutto molto reale, in quanto vi è un’attenta psicologia di tutti i protagonisti, tanto da eliminare i confini tra il mondo ultraterreno e quello reale, anche se in certi frangenti vi sono delle forzature che crea delle contraddizioni narrative. La capacità di presentare in maniera misteriosa il locale con tutta la sua ambientazione, come le due “vittime”, rende tutto molto onirico anche scaturite da ingegnose trovate visive.
Man mano che l’anime prosegue, l’attenzione si accentra sempre di più su Decim, il quale prende sempre più coscienza dell’animo umano, grazie anche alla figura di Chiyuki, una ragazza che quando giunge al Quindecim è già consapevole di essere morta, sensazione che le anime non dovrebbero avere. Viene quindi affidata al barman, il quale dovrà decidere in che mondo inviarla. In questo tempo porta Decim a volerla conoscere meglio, portandolo ad avvicinarsi ai sentimenti umani.
Un titolo che presenta molti punti filosofici, tanto che giunti alla conclusione porta lo spettatore a riflettere e nello stesso tempo rimane affascinato perché “Death Parade “ non è il solito anime ultraterreno è qualcosa di più che però lascia troppi interrogativi non spiegati.