Sempre più spesso le piattaforme televisive come Netflix, Prime, Disney +… presentano produzioni Coreane, le quali spaziano su diverse tematiche, tanto da essere accolte sempre con più successo dagli spettatori.
Tra le serie giunte, vi è il K-drama “I Misteri del cafè Minamdang”, un mix tra un poliziesco e una commedia, con spunti interessanti, una trama incalzante e momenti di piacevole ilarità.
La prima stagione è stata trasmessa su Netflix, ed è basata sul Romanzo “Minamdang: casa note” scritto da Jung Jae-ha e diretta da Go Jae-hyun.
Nam Han-joon è un ex poliziotto che ha dovuto scontare ingiustamente un periodo di prigione, in quanto considerato colpevole dell’uccisione del Pm Han Jae-hui che risultava anche suo amico. Deciso a trovare il vero assassino, si finge uno sciamano dai grandi poteri in grado di comunicare con gli spiriti. Grazie alle sue abilità deduttive e all’aiuto di sua sorella Nam Hye-joon, abilissima hacker che gli passa moltissime notizie, inizia la sua caccia.
La base operativa è un caffetteria il Minamdang, nella quale operano un altro ex poliziotto Gong Soo-cheol dalla forza bruta e Baek Seo-hoo un giovanotto dal bell’aspetto intento ad accogliere e servire i clienti.
La situazione si complica, quando sulle tracce dell’assassino si intromette la tenente di polizia del settimo distretto Han Jae-hui sorella del Pm ucciso e il facoltoso Pubblico Ministero Kwon Soo-hyun…..
La serie composta da 18 episodi, risulta molto coinvolgente che vedrà i protagonisti in una ricerca dell’assassino alle prese con innumerevoli malfattori che per qualche motivo sono coinvolti direttamente o indirettamente con il pericoloso ricercato, portando alla ribalta corruzione, istigazione alla prostituzione, ricatti legati al mondo degli affari e della politica.
Come in un ricercato mosaico, i tasselli bisognerà inserirli piano paino per giungere ad un finale con un colpo di scena veramente imprevedibili che dimostra con quanta accuratezza sia stata realizzata quest’opera.
L’aspetto interessante di questo titolo, è l’alternanza di momenti drammatici con altri più spensierati, per smorzare la tensione e conoscere da più vicino i vari protagonisti. Elemento importante, in quanto si riesce a definire un aspetto psicologico ben delineato, soprattutto quando si inizierà ad entrare nella sfera di coloro che gestivano la cupola della criminalità.
Come detto vi sarà un colpo di scena che vi lascerà a bocca aperta, dopo che gli autori avevano messo in giro tanti indizi così palesi che portavano a dedurre che il colpevole fosse… e invece.
Da guardare assolutamente, in attesa che esca, forse, la seconda stagione.
By Daniela Barreca