Sulle pagine del nuovo vocabolario “Devoto Oli” del 2021, ideato nel 1967 da Giacomo Devoto e Giancarlo Oli, sono state introdotte 600 nuove parole, tra le quali alcuni termini presi da lingue straniere che sono entrate nell’uso quotidiano italiano.
Tra queste tendenze vi è la parola DORAYAKI che per tutti i fan dell’anime Doraemon fa venire immediatamente l’acquolina in bocca.
Sono frittelle giapponesi, il cui gattone blu è molto goloso, farcite solitamente con l’anko, una marmellata di fagioli azuki. Sono realizzati con ingredienti semplici e leggeri, dato che non viene utilizzato il burro o altri grassi ma solamente farina, lievito, uova, acqua, miele e zucchero.
Originariamente aveva un solo strato, la forma attuale a due starti è di recente attuazione, venne preparata nel 1914 da Ueno Usagiya.
La parola può essere scomposta in “dora” che significa “gong”, strumento al quale assomigliano e “yaki” il cui termine inserito all’interno dei cibi, indica che sono cucinati sulla piastra.
Questo termine è entrato nel nostro parlare quotidianamente come sushi, sashimi, manga, anime, cosplay…..
Quale sarà la prossima parola giapponese che entrerà nel vocabolario italiano?