L’opportunità d’intervistare il Direttore Artistico di “Cartoons on the Bay”, Roberto Genovesi, che ha reso l’evento un appuntamento Internazionale imperdibile, è stata l’occasione per conoscere meglio il mondo dell’animazione in Italia.
Che esperienza è stata quella di Direttore Artistico di “Cartoons on the Bay”?
Io sono direttore artistico di COTB dal 2009 quindi si tratta di una esperienza ormai lunga e che, salvo colpi di scena, continuerà ancora un po’. Da allora il festival è cambiato così come è cambiato il suo direttore, in fatto di percezione degli scenari, di esperienza e di sensibilità. E’ un lavoro ma è anche e soprattutto un lavoro che mi piace e mi consente di restare sempre aggiornato sull’evoluzione del linguaggi dei prodotti creativi per i target giovani che è poi quello che mi interessa maggiormente.
Come ha risposto la Città di Torino (il sottoscritto è Torinese), ad un evento di grande respiro internazionale come “Cartoons on the Bay”?
Torino ha risposto benissimo e, potenzialmente, potrebbe rispondere ancora meglio. Abbiamo avuto poco tempo per raccontare chi siamo e cosa offriamo al pubblico.
Negli ultimi tempi in Italia, l’animazione sta perdendo quell’etichetta di prodotto solo per bambini. Secondo lei, c’è ancora tanto da lavorare per considerarlo una forma artistica – culturale a tutti gli effetti.
Non so chi ancora creda che l’animazione sia un prodotto per bambini e basta. Un po’ come quelli che ancora credono che la Terra sia piatta.
Il Paese ospite era il Giappone. La scelta di invitare ospiti che non fossero legati, ai soliti nomi famosi di anime storici come Godrake, Capitan Harlock, Candy Candy… è stata vincente e coinvolto molti appassionati.
L’obiettivo era quello di fotografare l’universo degli Anime in tutta la sua complessità. Quindi non tralasciare i grandi maestri pop ma coinvolgere gli artisti del filone indipendente, le scuole, gli studi che sperimentano, l’estensione verso il mondo della multimedialità e dei videogiochi.
Lei ha scritto Romanzi storici (La Legione Occulta dell’Impero Romano, Il Ritorno della Legione occulta…) e collaborato alla realizzazione di fumetti di personaggi del passato (Carlo Magno, Archimede….). Non ha mai pensato di trasportarli in animazione?
In realtà la saga della Legione Occulta a Natale diventerà un graphic novel. Per il resto dipende dagli editori e dagli agenti che si occupano dei miei personaggi. Io posso solo stare a guardare.
La tecnologia è in continua evoluzione. Che Futuro vede per l’animazione?
Distinguerei tra futuro dell’animazione e futuro dei professionisti dell’animazione. Credo che il futuro del ”linguaggio” animazione sia roseo per le molteplici applicabilità che esso ha in settori diversi da quello delle serie e dei feature film. Per questo sono ottimista anche per il futuro del comparto. Purchè i professionisti, i tecnici e gli artisti siano meno integralisti e si rendano conto che anche un videogioco è animazione così come è animazione una sigla, una clip musicale o una campagna di marketing.
Ci dica. Sta già lavorando per la prossima edizione di “Cartoons on the Bay”? Se si…. potrebbe rivelarci qualche sorprese – news?
Si comincia a lavorare per l’edizione successiva fin dal giorno dopo la fine della precedente. Abbiamo già strutturato un progetto di massima che vedrà, per esempio, il Canada come paese ospite. Ma ho deciso di confermare una sezione dedicata al Giappone visto il successo avuto nel 2017. Se possibile con ospiti altrettanto importanti.