Con molto piacere, siamo riusciti ad intervistare il Presidente dell’Associazione ASCIG di Ravenna, grazie all’aiuto della segretaria Serena Granara. Un’Associazione che si occupa di scambi culturali tra Italia e Giappone, attraverso varie iniziative che andremo a scoprire grazie alla disponibilità del Professore Marco Del Bene.
Nasce nel 1993, fondata da un gruppo di giovani studiosi e appassionati di cose giapponesi
di Ravenna, allo scopo di creare momenti di confronto tra i due paesi, diffondere la conoscenza
della cultura giapponese e promuovere il gemellaggio di Ravenna con una città giapponese.
I nostri soci sono persone di ogni genere ed età, accomunati dall’interesse per il Giappone,
anche solo per alcuni aspetti specifici o particolari, come il manga o le arti marziali.
Molti dei soci hanno vissuto o viaggiato in Giappone e alcuni, anche in ambito lavorativo
hanno relazioni con il Giappone.
Dal 2003 il progetto principale dell’ASCIG è l’Ottobre Giapponese un festival della durata
di circa un mese che si tiene in tutta la provincia di Ravenna, e talvolta anche in città vicine
tra cui Bologna, Forlì e Cesena, con collaborazioni anche a San Marino.
Oltre all’Ottobre Giapponese organizziamo eventi puntuali nel corso dell’anno, sempre nello
spirito di creare occasioni di conoscenza reciproca tra Italia e Giappone, cercando di coniugare
rigore e veridicità dei contenuti con leggerezza e piacevolezza della divulgazione.
Organizzate vari eventi, tra questi “Ottobre Giapponese” e ” JFF Festival”. Cosa trattate in queste kermesse.
L’Ottobre Giapponese ha per oggetto la cultura del Giappone, inteso nella sua forma più ampia
e ambisce a presentare, a 360 gradi le molteplici sfaccettature di questo affascinate Paese.
Uno dei focus è il cinema di cui abbiamo sempre cercato di presentare opere meno note al
grande pubblico o di più difficile circolazione in Italia, come il cinema di animazione
indipendente, nostro vero fiore all’occhiello.
Un altro ambito in cui siamo attivi è l’arte, con il coinvolgimento di artisti giapponesi e italiani
in progetti comuni e in mostre individuali e collettive. Con un radicamento sul territorio, come
nel caso della ceramica faentina e del mosaico ravennate, ma anche giapponese come la
lacca, la carta le stoffe dipinte e le calligrafia. Naturalmente sempre aperti alle più innovative
tendenze e ricerche, dalla grafica 3D ai linguaggi più innovativi.
Le arti performative quali musica, danza, teatro sono il terzo pilastro su cui si fonda l’Ottobre Giapponese
anche in questo caso spaziando dalla tradizione del kabuki e del no, per arrivare al butoh e
ad altre forme ibride di espressione artistica dal vivo. Negli anni sono stati ospiti del Festival
musicisti, danzatori, cantanti e attori giapponesi, che spesso hanno collaborato con artisti italiani.
Il festival ha avuto nel suo cartellone anche arti tradizionali come cerimonia del tè, ikebana,
vestizione del kimono e numerosi altri aspetti della tradizione nipponica come religione, letteratura
e poesia, di cui sono stati organizzati incontri, conferenze, letture, workshop e dimostrazioni.
Vi sarebbe molto altro ancora da ricordare, ma per i dettagli rimando al sito del Festival:
La collaborazione con il JFF è nata nel 2021 in occasione della prima edizione online del festival
per la prima volta disponibile anche per il pubblico italiano. L’evento è organizzato dalla Japan
Foundation a livello globale e, per l’Italia, dall’Istituto Giapponese di Cultura, che ha sede a Roma.
L’ASCIG, nell’ambito del JFF ha organizzato cinque dirette zoom, coinvolgendo diversi esperti, per
commentare assieme al pubblico alcuni dei film della rassegna. E’ stata una bellissima esperienza,
che l’Istituto Giapponese di Cultura ha sostenuto e approvato, che auspichiamo si possa ripetere
anche per le future edizioni del JFF.
Sovente un visitatore, quando partecipa ad un evento vede tutto pronto, tutto il “bello”. Quante difficoltà si riscontrano nel realizzare una kermesse?
Enormi! Innanzitutto siamo un gruppo di volontari che “vive di altro” e dedica all’organizzazione
di questi eventi il proprio tempo libero e la propria passione, oltre che competenza. Poi vi è
naturalmente il problema della distanza con il Giappone e della lingua, oltre che del diverso modo
di affrontare e preparare un evento in Italia, dove è spesso necessario arrivare molto a ridosso degli
eventi per potere incasellare tutti gli elementi, e il Giappone, dove si inizia a pianificare le cose non
con mesi, ma con anni di anticipo.
Un ultimo problema, che negli anni è divenuto di sempre più complessa risoluzione è quello del reperimento
delle risorse economiche, dato che i fondi destinati alle attività culturali da istituzioni come da sponsor privati
sono sempre di meno
Difficile fare una scelta. Bellissime le rassegna sull’animazione indipendente e i grandi ospiti che
abbiamo avuto. Fantastiche anche le esperienze delle performaces dal vivo, come il kabuki.
Dovendo per forza sceglierne una, forse il grande spettacolo di Gagaku, musiche e danze
dell’antica corte imperiale che abbiamo portato a Ravenna nel 2008, riempiendo quasi completamente
il Teatro Alighieri, nel corso della quale si venne a creare una atmosfera incredibile, quasi mistica.
Purtroppo la situazione sanitaria mondiale ha portato ad una ridimensione le attività culturali. Voi come siete riusciti a far fronte? Avete in mente eventi via on-line?
E’ una realtà con cui dovremo fare i conti anche quando – speriamo presto! – saremo usciti dalla
pandemia. Le iniziative del 2020 e 2021 saranno tutte on-line o miste in presenza/on-line se in
autunno quest’anno sarà possibile. L’esperienza estremamente positiva del JFF ci ha ulteriormente
rafforzato in questa determinazione. Fare fronte a tali sfide non è semplice, non essendo noi una
struttura organizzata, ma il fatto di essere dei volontari, sorretti dalla passione in quello che facciamo,
è stato un fattore determinate.
Per il 2021, dato che Ravenna è uno dei luoghi fondamentali del 700simo anniversario di Dante
stiamo organizzando un programma tutto incentrato su Dante e il Giappone. Purtroppo alcune
cose a cui lavoravamo già dal 2019 sono state cancellate a causa del covid, ma non ci scoraggiamo
e crediamo di riuscire a realizzare comunque un eventi di grande interesse. Ai lettori di Mondo Japan
chiediamo di seguirci e di sostenerci! Solo crescendo e avendo attorno a noi una comunità di appassionati
e – magari – di soci e volontari, potremo continuare a portare avanti la nostra attività. Seguite le nostre
pagine social, il nostro sito e, se volete, iscrivetevi e collaborate con noi!