Il piacere di poter conoscere la Storia e le tradizioni dell’antico Giappone, passa attraverso l’interesse e la ricerca personale, in quanto l’istruzione scolastica e accademica, latita molto in questo campo.
Tra le opere più interessanti che ho potuto leggere vi è “Racconti dell’Antico Giappone”, pubblicato da Luni Editrice, una Casa Editoriale molto attenta alle stampa di scritti provenienti dall’Oriente.
L’opera in questione è un’antologia di racconti e fiabe del folklore Nipponico, raccolte da Algernon Bertram Mitford,un Lord inglese che giunse nella Terra del Sol Levante nel 1966, proprio nel periodo in cui stava tramontando l’era Togugaka e quindi il feudalesimo Giapponese, con la fine dello Shogunato e l’inizio del rinnovamento che portò una rivoluzione politica, sociale ed economica.
L’autore in queste pagine, non si limita solamente a trascrivere delle opere letterarie ma cerca di dare una visione della vita e della società dell’epoca. Un Paese come il Giappone che era rimasto chiuso verso l’esterno per più di due secoli, molte loro azioni saranno risultate di difficile interpretazione per un Occidentale, tanto che il Lord Inglese, ogni tanto fa dei paragoni con la propria società. Inoltre, leggendo ci accorgiamo come determinate caratteristiche che oggi conosciamo bene, non abbiano ancora un nome, ad esempio lo scrittore cita i “Bonsai” come alberi piccoli, il “Sumo” come semplice lotta, i “Tengu” che sono creature fantastiche. simili a dei procioni, vengono definiti dei genii, oltre al fatto che la casta dei Samurai non è ancora stata abolita, questo avvenne solo nel 1877.
Una lettura in cui, sovente, l’elemento principale è l’onore, il samurai che diventato ronin, per vendicare il proprio signore, dedica la sua esistenza a portare a termine la vendetta per ristabilirne il buon nome. In questa lettura scopriamo una società fatta a caste, in cui tutto deve essere eseguito con determinati riti, l’ “Hara Kiri” conosciuto anche come Seppuku, il matrimonio, la nascita di un figlio devono essere svolti in determinati modi con un’attenta preparazione dove sono coinvolti molti protagonisti, ognuno con delle funzioni ben precise.
E’ una lettura intensa, coinvolgente, appassionante, in quanto trasuda dalle pagine la storia, non il Giappone odierno altamente tecnologico e all’avanguardia dell’economia mondiale ma uno Stato legato alle tradizioni, alle superstizioni, alla semplice vita di tutti i giorni. Un affresco accurato di una società che potrebbe presentare tante contraddizioni agli occhi di uno straniero che invece, il Lord inglese cerca di capire e di interpretare, mettendo tutto per iscritto, dando un importante documentazione alle generazioni future evitando che un’importante bagaglio culturale potesse andare perso nelle nebbie del tempo.