Con piacere proponiamo il Comunicato stampa dell’atteso film:
INU-OH
Un film di Masaaki Yuasa
Dal 12 ottobre al cinema
Dal regista di Mind Game, Ride your wave e Devilman Crybaby, uno spettacolare lungometraggio anime che ha lasciato senza fiato pubblico e critica per l’eleganza delle animazioni e la forza della sua colonna sonora. In concorso nella sezione Orizzonti alla 78° Mostra del Cinema di Venezia e candidato al Golden Globe come Migliore film d’animazione 2022, un’opera rock destinata a lasciare il segno.
CREDITS
Titolo: Inu-oh
Titolo originale: 犬王
Anno: 2021
Paese di produzione: Giappone, Cina
Genere: Animazione / Storico / Musicale
Regia: Masaaki Yuasa
Sceneggiatura: Akiko Nogi, dal romanzo di Hideo Furukawa
Voci originali: Avu-chan (Queen Bee) (Inu-oh), Mirai Moriyama (Tomona), Tasuku Enomoto (nobile Ashikaga), Kenjiro Tsuda (padre di Inu-oh), Yutaka Matsushige (padre di Tomona)
Studio dei personaggi: Taiyo Matsumoto
Character design: Nobutake Ito
Musica: Otomo Yoshihide
Produttori: Fumie Takeuchi (Asmik Ace), Akiko Yodo (Aniplex), Eunyoung Choi (Science SARU)
Distribuzione italiana: Hikari e Double Line
Vendite internazionali: Fortissimo Film
Ufficio stampa: Lo Scrittoio
Traduzione dialoghi e materiali: Francesco Nicodemo, con la collaborazione di Stefano Gariglio e Alice Massa
Doppiaggio: Oceania Sound; direzione del doppiaggio e adattamento dialoghi a cura di Nicoletta Maltese
Voci italiane: Alessio Puccio (Inu-oh), Roberto Fedele (Tomona), Federico Di Pofi (nobile Ashikaga), Alberto Bognanni (padre di Inu-oh), Dario Oppido (padre di Tomona)
Formato video: DCP 2K, CinemaScope
Formato audio: 5.1, Versione doppiata / versione originale con sottotitoli
Durata: 98 minuti
Classificazione: 6+
LOGLINE
Giappone medievale. Inu-oh è un artista noh nato con caratteristiche fisiche singolari. Tomona è un monaco cieco suonatore di biwa. I due si incontrano nella capitale e iniziano a esibirsi insieme. Con i loro spettacoli che infrangono le regole delle arti tradizionali, diventano le pop star di una nuova era e in breve tempo le folle impazziscono per loro. Cosa sarebbe successo se l’hip-hop, la musica rock e i febbrili festival musicali all’aperto fossero esistiti nel Giappone del XIV secolo?
SINOSSI
Periodo Muromachi (1336-1573). Tomona è un ragazzo che vive a Dan-no-ura, dove il tesoro dello sconfitto clan Heike giace in fondo al mare da oltre cent’anni. Un giorno, alcuni uomini della capitale chiedono a Tomona e a suo padre di salpare con la loro barca per cercare la spada Kusanagi, una delle tre “insegne imperiali” che parrebbe affondata in mare al termine della celebre battaglia. Ma assieme alla spada viene a galla anche la maledizione degli Heike che acceca il piccolo Tomona e uccide suo padre. Spinto dal tormento del fantasma del genitore, il giovane si dirige da solo verso la capitale Kyoto.
Nella capitale c’è anche un altro ragazzo, solitario e deforme fin dalla nascita. Suo padre è il direttore della compagnia Hie, dedita al perfezionamento del sarugaku (forma di teatro antesignana del moderno noh). Il ragazzo è cresciuto all’aperto come un cane, ma ha ereditato il talento del genitore per il teatro. Ha imparato il sarugaku osservando gli altri ed è in grado di usare le sue peculiari caratteristiche fisiche per danzare in modo innovativo, pur dovendo celare l’orribile volto dietro a una maschera a forma di zucca. Si è dato un nome da sé: Inu-oh, il “re dei cani”.
I due ragazzi si incontrano. Uno suona, l’altro balla, entrambi cantano. Sono in perfetta sintonia. Da lì inizia la loro ascesa. Tomona cambia il suo nome in Tomoari e stupisce il pubblico con le sue performance singolari e spontanee e la sua voce che sembra un grido appassionato dell’anima. Inu-oh affascina il pubblico con le sue esibizioni innovative e il suo stile di danza che nessuno potrebbe imitare, e mentre raggiunge livelli di abilità senza precedenti, il suo corpo, vittima di una maledizione di origine sconosciuta, inizia a cambiare…
INU-OH è il quinto lungometraggio per il cinema di Masaaki Yuasa, uno dei nomi di punta dell’animazione giapponese degli anni 2000. Balzato all’attenzione della critica nel 2004, con il lungometraggio di esordio Mind Game, Yuasa non ha da allora rinunciato al proprio stile grafico e narrativo estremamente libero e irriverente, a metà strada tra l’anime commerciale e il disegno underground, operando indistintamente sul piccolo e sul grande schermo.
Il romanzo di Hideo Furukawa, “The Tale of the Heike: the Inu-oh Chapters”, ci offre un’interpretazione audace della figura di Inu-oh, enigmatico performer teatrale realmente esistito a cavallo tra il XIV e il XV secolo. Yuasa ha preso questa storia adattandola al grande schermo con il suo audace tocco immaginativo. Cosa sarebbe successo se l’hip-hop, la musica rock e i febbrili festival musicali all’aperto fossero esistiti nel Giappone del XIV secolo?
La sceneggiatrice Akiko Nogi, che ha raggiunto la notorietà grazie al suo lavoro sulla serie televisiva The Full-Time Wife Escapist (2016) e sul film The Voice of Sin (2020), riprende il motivo sempreverde del buddy movie, ambientandolo questa volta nel periodo Muromachi. La creazione grafica dei personaggi è stata affidata al disegnatore di manga Taiyo Matsumoto, autore anche della copertina del libro originale. Anche la sua opera più famosa, Ping Pong, è stata adattata in una serie animata da Yuasa e presenta alcuni temi simili a INU-OH, raccontando una storia di gioventù e amicizia. Laddove nel primo caso i personaggi si esprimono attraverso lo sport, nel secondo si esprimono attraverso la musica.
Il responsabile della musica è Yoshihide Otomo, autore di una colonna sonora che trascende i generi e infrange tutti i confini. Le sue composizioni libere e flessibili, in cui gli strumenti classici possono passare rapidamente dal rock ‘n’ roll moderno alla musica orchestrale, raggiungono un risultato che solo un musicista di tale versatilità poteva realizzare.
A dare voce al talentuoso, carismatico e ambizioso protagonista Inu-oh è Avu-chan, cantante del popolare gruppo fashion punk Queen Bee. Tomona, il bonzo che suona il biwa e che diventerà il compagno di Inu-oh, è interpretato invece da Mirai Moriyama, un attore di talento che ha studiato danza fin dall’infanzia e si è esibito in molti musical. Le capacità interpretative che entrambi gli artisti hanno sviluppato nella vita reale, calcando il palcoscenico, conferiscono a questo film un’intensità vivace. Da non perdere anche il cast di voci di supporto, che comprende Tasuku Emoto, Yutaka Matsushige e Kenjiro Tsuda. Per l’edizione italiana i due protagonisti sono invece doppiati da Alessio Puccio, voce italiana di Harry Potter, e Roberto Fedele, giovane attore ed esperto nippofilo.
Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2021, INU-OH è stato il primo film d’animazione giapponese in 2D a essere scelto per il concorso Orizzonti, dove ha ricevuto molti elogi come “opera rock”. Dopo l’anteprima americana al Festival Internazionale del Cinema di Toronto, è stato presentato in molti festival come il Busan International Film Festival, il Tokyo International Film Festival, il Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême e, in Italia, il Far East Film Festival di Udine e il Future Film Festival di Bologna.
INU-OH è un film d’animazione musicale come non se ne sono mai visti prima
“Una trascinante opera-rock ambientata nell’antico Giappone, che diventa inno alla trasformazione come chiave di volta per interpretare l’identità personale e di genere del mondo.”
– Davide Di Giorgio, Sentieri Selvaggi “
Il film racconta una storia moderna, in cui il messaggio che traspare appare evidente: o ci si adatta al fato e alle mode per raggiungere il successo, oppure si rinuncia a tutto per vivere secondo il proprio credo.” –
Samuele Galleri, Movie Maga
“Inu-oh diventa così un inno alla libertà espressiva, all’anticonformismo artistico, alla cultura underground, alla creatività come pulsione umana innata che non può essere incanalata in schemi prefissati.”
– Giampiero Raganelli,
Quinlan.it “Dedicato a chi ama l’animazione giapponese e non teme la sfida di un prodotto diverso dai titoli più convenzionali.” –
Elisa Giudici, MadMass