Nel vasto panorama delle arti marziali e delle tradizioni guerriere del Giappone antico, si distinguono delle figure uniche e affascinanti: le Kunoichi, donne ninja. Queste figure misteriose hanno affascinato e intrigato per secoli, rappresentando un’immagine di forza, abilità e astuzia femminile. Le Kunoichi, o “kuno no ichi” ,che significa letteralmente “l’arte della donna“, erano le controparti femminili dei più noti ninja. Sebbene la figura del ninja sia stata idealizzata nel corso dei secoli, la presenza delle Kunoichi è stata trascurata, pur occupando nei clan ninja un ruolo fondamentale soprattutto nelle operazioni di spionaggio e sabotaggio e la loro presenza era particolarmente preziosa in situazioni in cui era vietata la presenza degli uomini.
Le Kunoichi erano maestre nell’arte del travestimento e della dissimulazione. Sapevano mimetizzarsi tra le donne della casa o della corte, guadagnandosi così l’accesso a informazioni preziose. Utilizzavano abiti femminili e accessori per nascondere armi e strumenti da spia. Inoltre erano esperte nell’utilizzo di veleni e sostanze soporifere, che utilizzavano per sedare o uccidere i nemici senza destare sospetti. Nascondevano gli aghi avvelenati nelle acconciature o le lame nei ventagli, o applicavano sulle unghie altre unghie di metallo inzuppate di veleno così da graffiare l’avversario; questo metodo per uccidere il nemico o accecarlo prende il nome di Neko-te, mani-gatto.
La figura della Kunoichi è avvolta da numerosi misteri , molte informazioni sono state tramandate attraverso racconti popolari e leggende, sono state trovate notizie sulla loro esistenza solo in un manuale per ninja , il nel Bansenshukai , nel qual si sente parlare di kunoichi-no-jutsu , ossia una missione in cui una donna ha il compito di infiltrarsi per raccogliere informazioni riservate.Spesso sono rappresentate come figure leggendarie caratterizzate da forza, saggezza e astuzia. La loro presenza ha ispirato opere d’arte, letteratura e persino produzioni cinematografiche.
Nell’anime Naruto ci sono molte Kunoichi e non c’è alcuna differenza con i compagni maschili, compreso il ramo sociale che è di pari livello e importanza, inoltre si addestrano con i ninja cosa che avviene solo nell’anime , nella realtà il loro addestramento era riservato alle donne; si specializzavano nel travestimento, nell’uso dei veleni e, soprattutto, sulla seduzione; imparavano a combattere in modo ravvicinato, utilizzando anche oggetti di uso comune, gli zoccoli di legno potevano essere utilizzati per fratturare le ossa e l’ombrello poteva essere usato come scudo, ed attaccavano corpo a corpo solamente quando venivano scoperte.
Anche nella recente serie di Netflix “House of ninja” la protagonista femminile occupa il ruolo di Kunoichi e, grazie alla sua disciplina , all’ autocontrollo, alla capacità di sfruttare la femminilità a proprio vantaggio e all’abilità di travestirsi cambiando repentinamente identità, riesce a collaborare con i membri della sua famiglia, tutti ninja, per sconfiggere il clan nemico.
Oggi, le Kunoichi continuano a essere una fonte di ispirazione per molti, simboleggiando la forza nel sopportare la fatica e il dolore e il potere delle donne. La loro storia ci ricorda l’importanza di riconoscere e celebrare il contributo delle donne anche in settori e in contesti storici dominati dagli uomini .