Come ogni anno, dopo Halloween, nelle città si inizia a respirare aria di Natale. Le vetrine dei negozi sono decorate con gnomi, alberi di Natale, renne… , le vie vengono addobbate con le luci tradizionali che presto verranno accese e per radio si iniziano a sentire le canzoni di cantanti che si ascoltano solo nel periodo natalizio come Michael Bublè o Mariah Carey!
Anche in Giappone i negozi iniziano a esporre merce natalizia almeno due mesi prima e a decorare le vetrine in stile occidentale con Babbi Natale, pupazzi di neve, angeli, alberelli, con l’edizione limitata di Pikachu o di Hello Kitty in versione natalizia. Ebbene sì , anche il Natale ,come altri avvenimenti occidentali, è entrato di diritto tra le feste giapponesi con il nome di Kurisumasu.
Ovviamente nel Paese del Sol Levante il Natale non è una festa religiosa e non ha lo stesso valore che ha in occidente, ma l’atmosfera che le luci e gli addobbi creano è comunque magica .
La vigilia di Natale viene considerata una sorta di San Valentino, le coppie di innamorati o le famiglie con bambini si scambiano un dono e vanno a cena fuori , soprattutto in ristoranti che cucinano il pollo fritto. La catena di fast food americana KFC –Kentucky Fried Chicken propone per l’occasione il “Party barrel”, secchiello della festa, che contiene pollo fritto , insalata e una torta di pan di spagna con panna montata e decorata con le fragole. Le torte vengono poi svendute la sera del 25 dicembre, dedicandole, con il termine Kurisumasu Keki, alle donne che hanno superato i 25 anni e non sono ancora sposate, giusto per intendere che se non ci si sposa entro questa età serviranno degli sconti per trovare un marito.
Tra le tradizioni natalizie è stato importato anche Babbo Natale che viene chiamato Santa-san(san : signore e Santa deriva da Santa Claus)ed è ovunque : nei negozi , nei ristoranti, nei programmi televisivi, sulle torte, a Osaka viene anche organizzata una corsa nella quale tutti i partecipanti sono vestiti da Babbo Natale . Tuttavia non si è soliti ricevere regali da Babbo Natale ma da Hotei-osho, il Budda felice. Nella cultura buddista Hotei-osho è una delle sette divinità della fortuna che viene rappresentato con un sacco pieno di doni ed è circondato da bambini. Ai bambini viene raccontato che ha occhi anche dietro alla testa per poter osservarli e solo quelli buoni saranno premiati con dei regali.
Non può essere di certo escluso, tra i simboli del Natale,l’albero decorato. Il primo albero di Natale fu realizzato nel 1910 dai missionari cristiani a Ginza, poi la tradizione continuò e vennero decorati con ventagli, lanterne di carta, animali realizzati con la tecnica dell’origami, che, successivamente, vennero sostituiti dalle luci. Gli alberi sono soprattutto intesi come decorazione da esterno questo perché le case sono troppo piccole per poter ospitare un albero di medie dimensioni.
Quello delle luminarie è diventata una vera propria arte , nel periodo natalizio ci sono intere città o quartieri decorati con luci che si rifanno a immagini e motivi tradizionali .
A Kobe viene organizzato un evento molto particolare: “Kobe luminarie light festival”. Questa manifestazione luminosa ha un significato molto profondo perché ricorda un terribile terremoto avvenuto nel 1995 che causò migliaia di morti, in quell’occasione molti rimasero senza luce e, per dare un po’ di speranza, venne l’idea di illuminare a festa la città . La particolarità di questa installazione è che le luminarie sono tutte italiane , infatti le prime luci, quelle del 1995, furono donate dal Governo italiano ed ancora oggi sono tutte italiane , provengono infatti dal Salento . Questo festival attira milioni di visitatori nel mese di dicembre, le strade vengono chiuse per rendere quel mondo luminoso ancora più magico.
Il Natale, con i suoi simboli, viene trattato anche negli anime:
in Mazinga Z, nell’episodio Il furto della Super Lega Z compare Satan Claus P10, mostro meccanico con le sembianze di Babbo Natale che sfreccia su una slitta volante accessoriata di lame trainata da due razzi; in Dottor Slump e Arale arriva Babbo Natale al Villaggio Pinguino sotto gli occhi increduli di tutti gli amici di Arale, grazie a quel genio pasticcione di Senbee Norimaki; in Ranma ½ è la Vigilia di Natale ed è un motivo in più per Shampoo, Kodachi e Ukyo di battersi per avere il loro adorato Ranma tutto per loro. Nel frattempo a casa Tendo fervono i preparativi per la cena di Natale. Botte di Natale, regali e la pazienza di Akane messa come sempre a dura prova.
Il Natale in Giappone offre dunque un affascinante intreccio tra tradizioni occidentali e peculiarità giapponesi il tutto arricchito da una interpretazione particolare e dai valori universali di pace e amore, quindi, anche se in largo anticipo, Merii Kurisumasu a tutti voi!