Il mitico Lupin, nella versione interpretata da Omar Sy e trasmessa sulla piattaforma Netflix, ha riscosso con la seconda stagione, composta da 5 episodi, nuovamente interesse.
Le vicende riprendono dove si erano interrotte nella prima stagione, ovvero con il rapimento del figlio Raoul, da parte di un sicario di pellegrini.
La trama sempre ricca di colpi di scena, presenta però meno rimandi ai Romanzi di Maurice Leblanc rispetto ai primi episodi, ed a volte le trovate del protagonista sono più dovute al caso che ad una vera e propria elaborazione, mentre in certi frangenti sono eccessivamente forzate, tanto da lasciare un po’ interdetto lo spettatore, il quale si domanda se i protagonisti sono così “fessi” ad abboccare al tranello.
In questi 5 episodi, il meglio, tra rivelazioni, colpi di scena ( di cui uno veramente superbo) e azione sfrenata, lo si vive negli ultimi 2 che consiglio di vedere tutto di un fiato.
L’ingegno che Diop riserva per la sua vendetta, sono azioni condannabili perché effettuate contro la moralità sociale ma considerato arte, in questo caso molto romanzata, perché utilizza il furto per smascherare il malfattore. Egli, come Arsenio Lupin, usa l’intelligenza, l’audacia, l’intuizione quasi mai la violenza e quando questa viene messa in campo, senza mai sporcarsi le mani di sangue.
Diop veste i panni del ladro ma nello stesso tempo dell’uomo con i suoi aspetti più intimi di padre e di un ex marito ancora innamorato della moglie, in questo vi un elemento fondamentale ed è la sua simpatia che lo rende immediatamente carismatico, oltre ad avere anche un atteggiamento elegante che mette in atto in certi frangenti in un modo a volte beffardo, ed è il caso sia con la polizia che con la figlia di Pellegrini.
Con le sue azioni, non con bassi fini, ribalta situazioni la cui stessa giustizia non può fare niente, perché anche lei stessa corrotta.
Come nelle più classiche avventure Lupiniane, riuscirà nella sua impresa con un finale che rimanda ad una prossima terza stagione. Nota molto curiosa, una chicca per gli intenditori, compare una 500 gialla in cui sopra vi sono i componenti della banda di Diop-Lupin.