Il destino ci rincorre? Gli eventi sono già scritti e gli interpreti non devono far altro che percorrere una strada prestabilità? Niente sembra frutto del caso.
Nel nuovo albo di Samuel Stern “I Giochi di Barney”, sceneggiato da Gianmarco Fumasoli, Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago con disegni di Pierluigi Minotti, pubblicato da Bugs Comics, si viene coinvolti in una storia che si svolge su piani temporali diversi, arrivando ad un finale dalle rivelazioni di grande impatto, inquietanti ma che danno spunto a nuove evoluzioni e probabilmente a certe risposte legate alle situazioni di occultismo che vivono i protagonisti a volte a loro insaputa, specialmente per il Rosso.
Le vicende partono nel 1975, quando Angus Derryleng, acquista il negozio che diverrà la libreria di antiquariato, da Charlie il quale ha un fratello che gestisce un’attività di giocattoli che lui stesso realizza a mano. In realtà è una copertura, in quanto nei balocchi egli cattura delle funeste potenzialità, cristallizzandole per un tempo indefinito, sigillandoli con il simbolo di Hecate, il demone degli incantesimi.
Le vicende si spostano nella Edimburgo odierna, quando Samuel e Padre Duncan, fanno visita a Vanessa, una donna che li ha contattati, in quanto afferma che la sua casa ultimamente è posseduta, dato che negli ultimi tempi si sono susseguiti incidenti ai propri famigliari.
Nell’esaminare l’abitazione, Samuel trova una trottola che anni prima, quando era bambino, aveva adocchiato nel negozio di proprietà del Sig. Barney.
Quale misteriosa relazione vi è tra i due fatti? Una sceneggiatura intensa, strutturata come le scatole cinesi, in cui sembra di perdersi ma che invece gli attori principali conducono il lettore verso nuove rivelazioni ma nello stesso tempo anche a nuovi e inquietanti interrogativi e misteri, composto da sette fuori dal tempo, personaggi insospettabili, progetti oscuri.
Pagina dopo pagina gli avvenimenti assumono quasi un aspetto onirico fatto di incubi, nel quale il Rosso non si è reso conto dell’importanza della sua figura in tutto questo immenso progetto di forze provenienti da altre dimensioni, interessati a dei suoi poteri ancora sopiti.
Chi è in realtà Samuel Stern? Questa è la domanda che ci si pone chiudendo questo albo, soprattutto dopo che abbiamo intravisto sua madre…. senza dubbio non è un comune mortale.