I demoni si annidano anche in individui che non ci si immaginerebbe mai. “La Casa dei Sospiri”, il nuovo albo di Samuel Stern, disegnato da Nicolò Palmisciano e sceneggiato da Luca Blengino, pubblicato da Bugs Comics; il Rosso ci porta all’interno della casa di Riposo per anziani “Sight Place” ad Edimburgo.
Con la scusa di dover compiere lavori socialmente utili da scontare per guida in stato d’ebrezza, dovrà indagare su misteriosi episodi inspiegabili, quali la morte dell’anziana Gwineth Chipwell, il ricovero del paziente Harry Anderson per un improvviso attacco di violenza verso un altro paziente, le immediate dimissioni dell’infermiera che era di turno: Diana Varnum, la quale sostiene di aver visto il male in persona, oltre ad altri individui che sembrano nascondere qualcosa….
Una storia che dopo i drammatici eventi, dovuti al Covid-19, risulta molto sensibile, in quanto strutturata all’interno di una, immaginaria, rsa ma descritta in maniera precisa e minuziosa, quasi da risultare una notizia di cronaca.
Samuel Stern, anche in questa avventura, trascina il lettore nei meandri più profondi e oscuri dell’animo umano, tra paure e rivalse, tra rimpianti e sogni, in un’ atmosfera carica di inquietudine, in cui, anche se il ritmo narrativo, solido e coerente, rispetto ad altre storie, dello stesso protagonista, risulta essere più diluito nel tempo, il coinvolgimento e il patos che si viene a creare non è da mano, dovuta al fatto che l’oscura presenza è più percepita che mostrata, non dando così punti di riferimento.
Il Rosso, con questo suo modo di indagare nell’occulto, tra scetticismo e humor nero, tra percezioni psichiche al limite della propria vita, ha saputo portare linfa fresca nelle ghost story, con quel tocco retrò Anni 80, generando così la giusta tensione, creando una forte empatia tra lettore e protagonista. Tutto questo supportato dal mistero dell’esistenza, attraverso dialoghi folgoranti.
Una piacevole caratteristica di questo fumetto, è l’introduzione di diversi personaggi che ne arricchiscono l’ iter narrativo e come un buon libro giallo, non permette mai di capire, se non nelle ultime pagine chi è il vero posseduto. Geniale!