“Omnes Spas Roman Ducunt” (Tutte le terme portano a Roma). E’ la frase conclusiva della serie animata “Terme Romane”(Thermae Romae) trasmessa su Netflix e tratta dal manga di Mari Yamazaki, in cui l’architetto Lucio Nobile che vive nell’antica Roma di Adriano intorno al 128 d.C., lascia il posto di lavoro, perché le sue strutture termali sono ritenute obsolete e decide che ne avrebbe realizzate per conto proprio.
Mentre è immerso i una vasca termale in cerca di ispirazioni, scivola in essa e quando riemerge si ritrova in un luogo a lui sconosciuto, sempre una struttura termale ma diversa e con individui di una etnia a lui sconosciuta, tanto da definirli il “popolo dalla faccia piatta”. Per uno strano mistero è stato trasportato nel Giappone odierno.
Questo viaggio temporale che Lucio compirà in ogni episodio, comporterà lo stupore del romano, dinanzi all’ accurata attenzione e cultura nei confronti dei bagni termali di questo popolo, tanto che ogni volta che ritornerà nella sua epoca, riprodurrà le varie tecniche di costruzioni e accessori che ha osservato, moderni spunti: come la doccia, il cesto per deporre i vestiti, la poltrona massaggiante, gli scivoli d’acqua…. Questi accorgimenti utilizzati attireranno la curiosità dei romani, tanto che la notizia arriva alle orecchie dell’Imperatore Adriano, il quale messo alla prova Lucio, decide di volerlo come architetto personale.
Una sceneggiatura ottimamente strutturata, in un contesto fantastico, viene ricostruita in maniera minuziosa e precisa la Roma Imperiale, con le sue vie lastricate, le botteghe, le lussuose case dei patrizi con il giardino interno, dagli abiti dei legionari a quella dei senatori. Anche le strutture termali o i bagni Nipponici ci presentano molte caratteristiche, tutte veritiere, niente è lasciato all’invenzione.
In questo contesto, divertenti sono i dialoghi che nascono tra Lucio che parla in latino e il popolo dalla faccia piatta che risponde in “Giapponese”, un anime che incuriosisce e che scorre velocemente mettendo a confronto due realtà che hanno in comune il piacere di immergersi nell’acqua calda per rilassarsi, un rito, una forma culturale che nei secoli si è evoluto ma che ha mantenuta una tradizione che ancora oggi viene apprezzata.