Capita di leggere opere che narrativamente non hanno una vera e propria trama lineare e strutturalmente concepita ma che comunque, per qualche particolarità, mantiene il lettore ancorato alla lettura dell’albo.
“Under Ninja” di Kengo Hanazawa, pubblicato dalla J-Pop, appartiene a questa categoria. Dopo aver letto il primo volume, non si è ancora capita la trama principale eppure la sceneggiatura incuriosisce, tanto da essere indotti nel leggere il prossimo numero.
Nel Giappone odierno i ninja esistono ancora, agiscono nell’ombra all’insaputa di tutti, nascosti tra la popolazione come comuni individui.
Kuro Kumogakure è un giovane shinobi squattrinato, a cui viene affidata una missione, infiltrarsi in un liceo ma prima ancora deve catturare un Occidentale, arrivato sul suolo Nipponico con l’intensione di entrare a far parte di qualche organizzazione ninja. Quest’uomo, travisando dei biglietti lasciati sui muri, in cui si invitava le persone a non fare i propri bisogni, li considera messaggi in codice, arrivando alla conclusione che tagliare il pene agli individui, sia un modo per mettersi in contatto con le formazioni ninja……
Il manga fino a questo punto fornisce pochi spunti inerente alla trama principale, risultando neppure tanto avvincente, eppure l’autore ha disseminato indizi e curiosità che stuzzicano il lettore. Sarà il fascino misterioso e leggendario dei ninja, sarà la sceneggiatura stile film spy-story, comunque ci si ritrova coinvolti in una storia che esce dai soliti canovacci, con un tocco di originalità e aspetti insoliti donandogli una venatura ironica che rendono la lettura non banale.
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