Un altro modo di interpretarlo, una nuova forma di trattare il supereroe. Questo è “Batman Ninja”, film d’animazione del 2018, regia di Junpei Mizusaki.
Tutto inizia nella prigione di Arkham, in cui Batman in compagnia di Catwoman affronta Gorilla Grodd, il quale attraverso un marchingegno, fa sparire la struttura detentiva, trasportandola in un viaggio spazio-temporale nel Giappone del periodo Edo.
Batman dovrà affrontare i suoi più celebri nemici che in questo periodo sono diventati Daymo di territori Feudali: Deatstroke, Poison Ivy, Pinguino, Due Facce ma soprattutto il Joker in compagnia di Harley Quinn che vogliono unificare il Paese per dominarlo con le proprie leggi.
L’uomo pipistrello dovrà, oltre ad affrontare i criminali, ritrovare il modo di ritornare nel suo tempo. In questo arduo compito sarà aiutato da Robin, Nightwing e Red Robin, anche loro trasportati in questo periodo storico.
Film ricco d’azione che però a metà della pellicola, inizia ad accusare una certa stanchezza nella ripetitività degli avvenimenti, colpi di scena, doppio gioco dei fuorilegge e alcune trovate forse eccessive, come ad esempio i castelli dei daymo che si trasformano in giganteschi robot, sembra di assistere agli scontri degli anime robotici degli anni 70-80.
Lo stile di disegno è molto accattivante, con animazione dark che in certi frangenti sfocia nel ghotic, un tratto non proprio pulito ma quasi schizofrenico , con colori scuri ma accesi per passare a fondali fissi, ricchi di particolari che ricordano le stampe medioevali su carta di riso, con uno tratto che riporta alla mente maestri come Hokusai. Dinanzi a questi fondali artistici, si muovono i protagonisti, quasi fossero attori del teatro kabuki.
Moderno con tradizione, comics con anime, un mix di stili e argomentazioni che rendono molto particolare questa versione; Batman con la sua armatura super tecnologica, corredata di elementi dello stile samurai, non più in possesso di armi futuristiche ma di una potente katana.
Potremo dire un film alternativo che si allontana dagli stereotipi visti a Ghotam ma che poi ricade nel solito clichè, soprattutto con Joker, scontro al limite ma alla fine non muore. Quindi prepariamoci al nuovo ed eterno scontro tra i due antieroi, inflazionando sempre di più l’uomo pipistrello, facendogli perdere con reboot, remake, prequel, sequel, spin-off… la sua vera essenza.