L’estro nel realizzare narrazioni particolari, porta i mangaka a disegnare realtà che ricordano l’arte avanguardista o futuristica che non sempre può piacere o che diventa difficile da concepire ma che comunque ha curiosi che si avvicinano per ampliare il proprio bagaglio culturale.
Il titolo in questione , “Chainsaw Man”, potrebbe far parte di questa correte artistica.
Denji è un ragazzo che vive nella completa povertà e per saldare il debito che il padre ha contratto con la yakuza, diventa un Devil Hunter, cacciatore di strani esseri mutaformi denominati diavoli.
Il suo unico compagno è il diavolo motosega Pochita, il quale per salvarlo dalla morte , dopo che era caduto in una trappola ordita da un diavolo zombi che lo aveva sezionato in varie parti, gli dona il suo cuore, dandogli la possibilità di trasformarsi in un uomo moto-sega.
Preso dalla foga di vendetta, elimina l’immonda creatura e i suoi seguaci.
Sul luogo del massacro, arriva la squadra dei Devil Hunter della pubblica sicurezza, comandata da una giovane ragazza, Makima che obbliga Denji ad entrare far parte di questo corpo nel quale conoscerà colleghi piuttosto particolari….
“Chainsaw Man” di Tatsuki Fujimoto è un maga particolare, dalla trama black horror in cui si alternano scene splatter ad altre dalle tinte umoristiche. Sceneggiatura alternativa che incuriosisce il lettore in un contesto che esula dall’ovvietà ma che comunque potrebbe, se la storia si dilungasse troppo, cadere in qualcosa di già visto.
In un panorama fumettistico attuale piuttosto banale, il titolo proposto dalla Planet Manga è aria fresca, anche se il concetto di sviluppare la storia in realtà parallele alla nostra, in universi simili alla Terra, alla lunga potrebbe scivolare nel grottesco.
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