Il Mercenario Chiacchierone, noto come Deadpool , Costume rosso, volto mascherato e katane affilate, nato nel 1991 da Fabian Nicieza e Rob Liefeld e pubblicato dalla Marvel, sarà interpretato da Ryan Reynolds, dopo averlo già interpretato in X-Men le Origini: Wolverine. Lo spin-off di X-Men a quanto pare rientrerà nella continuity della serie. Il personaggio alla fine del film veniva sconfitto ma, evidentemente e per fortuna, non moriva.
L’attore canadese di origine irlandese ha già vestito nel passato i panni del supereroe: infatti è tra i pochi interpreti, insieme a Ben Affleck (il prossimo Batman e Daredevil), ad aver rappresentato sia un personaggio della Galassia DC che uno dell’Universo Marvel, nel 2011 Lanterna Verde ed ora Deadpool ( il cui vero nome è Wade Winston Wilson ma l’epiteto riservatogli è “The Merc With a Mouth).
La pellicola, prodotta dalla 20th Century Fox e la Marvel e diretta da Tim Miller su sceneggiatura di Rhett Reese e Paul Wernick. La produzione dovrebbe iniziare a marzo e sarà distribuito nei cinema statunitensi dal 12 Febbraio 2016, , tre mesi prima di X-Men: Apocalypse.
Il mercato cinematografico Americano, con i suoi supereroi, ha scovato la gallina dalle uova d’oro. Incassi record e registi e attori, sanno bene che dirigere e interpretare un eroe dei comics significa ritagliarsi un posto nell’Olimpo della fame mondiale.
Adesso poniamoci una domanda. Perché in Italia non si cerca di portare alla ribalta gli eroi nostrani. Salvatores ha dichiarato che è riuscito a realizzare il film sul “Ragazzo Invisibile”, solo perché è riuscito a vincere l’Oscar. Dato che è un regista audace e capace, perché non proporgli ad esempio un Nathan Never un Martin Mistere. Un Dario Argento non potrebbe dirigere un Dylan Dog. Senza dimenticare fumetti storici come Diabolik e Alan Ford. E’ vero che in Italia mancano i capitali ma non certo l’iniziativa e l’inventiva, perché allora limitarsi a realizzare sempre film mattoni sulla denuncia sociale che si filano solo quei pseudo intenditori culturali?