Londra, più precisamente università di Oxford, XXI secolo: tutto parte da qui. O forse no?
Attraverso Diana Bishop, storica impegnata nello studio dell’alchimia, ci troviamo catapultati in una storia secolare che coinvolge streghe, vampiri e demoni, creature che sono rimaste celate al mondo confondendosi con gli umani. Diana, infatti, non è una semplice studiosa, bensì una strega che dopo la misteriosa morte dei suoi genitori decide di rinnegare il suo lato magico, ma sarà proprio grazie ad esso che, durante una visita alla Biblioteca Bodleiana di Oxford, un manoscritto alchemico scomparso da centinaia di anni le si mostrerà, innescando una serie di eventi che segneranno per sempre il destino di tutte le creature.
L’Ashmole 782 racchiude infatti l’origine, e non solo, di tutte le creature e queste, dopo secoli di attesa, non lasceranno certo che Diana se ne impadronisca facilmente. Tra i primi a trovare la strega c’è Matthew Clairmont, un affascinante vampiro e professore di genetica che scoprirà presto di essere indissolubilmente legato al destino di Diana e sarà proprio l’amore proibito nato tra loro a rompere un sottile equilibrio stabilito per la salvaguardia degli umani, andando incontro ad una disperata lotta per una nuova armonia.
Cosa si cela nell’antico manoscritto? Cosa sono disposti a fare Diana e Matthew per salvaguardare il loro amore e il futuro delle creature?
Il primo libro della Trilogia delle Anime, “Il libro della vita e della morte”, evidenzia fin da subito l’epicità di questa saga caratterizzata da un’incredibile coesione di dettagli appartenenti a diversi generi letterari come il fantasy, il romanzo storico e il romance (di cui troviamo un lato molto dolce, ma anche quello “spicy”! ).
La narrazione è ricca di dettagli e rende ogni minima sfaccettatura importante e non trascurabile, correndo però il rischio di diventare una lama a doppio taglio poiché, essendo molto densa e corposa, potrebbe essere meno apprezzabile per i lettori che non amano soffermarsi sulle descrizioni.
Da non sottovalutare inoltre il background dell’autrice che, come la protagonista della sua storia, è anch’essa una studiosa di storia delle scienze, dell’alchimia, della magia e dell’occulto. Laureata e con un dottorato di ricerca, riversa questa sua immensa conoscenza nei libri che scrive rendendo ancora più avvincente la lettura.
Deborah Harkness riesce magistralmente a trasportarci in epoche passate permettendoci di conoscere personaggi storici realmente esistiti come se fossimo lì a stringergli la mano e, mediante Diana Bishop e Matthew Clairmont, ci permette di ripercorrere un’intera sequenza di eventi storici della nostra civiltà.
La trilogia prosegue con “L’ombra della notte” per poi arrivare al culmine con “Il bacio delle tenebre” in cui finalmente ogni tassello va ad incastrarsi perfettamente al proprio posto e sciogliendo così l’intricato groviglio di misteri che ha tenuto il lettore incollato alle pagine fin dal primissimo capitolo.
Se non fosse bastato a convincervi a leggere questa saga, sappiate che l’autrice, per stupirci ulteriormente, nel 2018 mentre era impegnata nella scrittura dello spin-off dedicato al figlio vampiro di Matthew, “Il figlio del tempo” , è anche diventata produttrice esecutiva della serie TV basata proprio sui suoi libri!
“A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe” è stata prodotta da Bad Wolf e Sky Productions ed è composta da 3 stagioni di cui la terza ed ultima è andata in onda questo gennaio (2022). Ovviamente come tutte le serie TV tratte da romanzi non è sempre possibile essere fedeli al 100% ed è evidente la necessità di dover compattare una storia così ricca per poterla adattare allo schermo, ma trovo comunque che il risultato sia molto accurato ed altrettanto emoionante.
BY Giulia Schena