A.A.A. cercasi rubrica postale….
La posta, una rubrica che negli albi dei fumetti è andata a sparire, lasciando spazio a editoriali autocelebrativi con contenuti di aria fritta.
Ho sempre trovato la “posta” un momento di lettura in cui vi era l’incontro tra i lettori e gli editori, venivano rivelati dei retroscena sul titolo in questione, curiosità, anticipazioni ma era anche l’occasione per il confronto tra le scelte editoriali e il pubblico, i quali non sempre esprimevano elogi e complimenti ma anche critiche costruttive e dubbi, diventando così una fonte ineguagliabile di idee e proposte.
Erano pagine ricche di cultura sociale che riduceva la distanza tra coloro che lavoravano nella Redazione e chi leggeva, pur non vedendoli diventavano figure familiari. Un dialogo che dava risalto al lettore come figura partecipe alla vita dell’opera, non solo come un numero percentuale nella casella percentuale.
Da Topolino ai manga, dalle Riviste come il Corriere dei Piccoli o Japan Magazine ai comics targati Corno, dedicavano un angolo ai lettori, un interazione tra Redazione e lettori nata negli Anni 60 fino a proiettarsi ai primi anni del nuovo Milenio. Purtroppo oggi tutto è sparito, è tutto social, tutto corre sulla fibra più veloce ma si è perso il contatto e anche gli albi di fumetti sono diventati dei blocchi di tavole fredde.