Ciao a tutti. Sono Alessia Vivenzio, in arte AlexViva. Dal 2013 sono coordinatrice e docente del corso triennale di Tecniche Manga della Scuola Italiana di Comix di Napoli, affiancata dai docenti Salvatore Nives Pascarella, Marianna Catone ed Elena Vitagliano (con i quali ho anche fondato il B4Studio-Artists&Creator, uno studio che offre servizi grafici e di consulenza nel mondo del manga, del webtoon e del fumetto).
Sono laureata in archeologia, amo i mondi fantasy e la mitologia che adoro usare come spunto per le storie dei miei fumetti.
Quando hai scoperto che il fumetto era la tua via da intraprendere.
Ho iniziato a fare piccoli lavori in questo campo poco dopo essermi diplomata all’artistico ma in maniera piuttosto casuale e solo come disegnatrice. Però ho sempre amato sia scrivere che disegnare e il fumetto mi permetteva di intrecciare alla perfezione queste due passioni. E’ quindi stato naturale immergermi nello studio dell’arte sequenziale.
Cosa rappresenta per te disegnare.
Disegnare in sé è già un meraviglioso mezzo per esprimersi, se poi questo viene associato al racconto e all’efficacia di una tecnica narrativa e registica come quella nipponica, il suo potere di suscitare e comunicare pensieri e sentimenti si amplifica diventando vera e propria magia.
Ci puoi presentare le tue opere?
Dunque, inizio con “Megaris”, una miniserie di 3 volumi edita attualmente da Shockdom.
Si tratta di un urban fantasy che ha Napoli come teatro. Il protagonista è un giovane archeologo che, per colpa del suo migliore amico, si troverà coinvolto nella caccia all’immortalità, anelata da una strega e dal suo braccio destro.
L’altra storia che sto portando avanti, sempre per Shockdom, è “ArkadianOikos”, una saga fantasy alla quale tengo particolarmente. Uscita in maniera “spezzettata” sulla rivista MangaVibe in tempo di pandemia, finalmente esce così come era stata concepita, ovvero in formato volume, proprio adesso, a gennaio. Le trovate entrambe sia in libreria che in fumetteria.
Come prepari e realizzi un tuo lavoro.
Eh, provo a sintetizzare ma in due righe è davvero difficile, quindi non andrò nel tecnico… parto da un’idea/concept di base e dalla relativa costruzione di un personaggio principale e della sua sfera emotiva. Per me è anche molto importante avere ben chiaro il “tema” di cui voglio parlare tramite l’avventura vissuta dal personaggio ed esprimerlo attraverso le emozioni che prova. Mentre penso e stabilisco queste cose, inizio a disegnare per cercare di dare un volto concreto al/alla protagonista e a scrivere in forma più “narrativa” un abbozzo della storia e solo in seguito passo alle fasi tecniche“standard” (storyboard, bozze, inchiostrazione, retini).
Cosa ne pensi della scena contemporanea del fumetto Nazionale.
Se parliamo dell’area manga, direi che finalmente qualcosa sta cambiando anche se a piccoli passi. Il numero degli autori che studia e usa con consapevolezza le tecniche di narrazione manga sta aumentando e sarebbe bello vedere una maggiore conoscenza di queste tecniche specifiche anche da parte dell’editoria nostrana che ancora troppo spesso confonde gli autori completi, che lavorano utilizzando queste tecniche di regia,
con disegnatori di un immaginario stile grafico specifico che non esiste. Speriamo si seguano le orme degli altri mercati europei che già sono più avanti.
Progetti per il futuro
Riuscire a raccontare sempre meglio e portare a termine le mie storie nonostante gli ostacoli.
E’ il tuo momento… cosa ti senti di dire ai lettori di Mondo Japan.
Mi raccomando, seguite e sostenete il lavoro dei mangaka italiani ed europei! Aiutateci a far crescere sempre più questo settore. E per chi avesse la curiosità di vedere quanto sia già vasto il panorama degli autori di manga non giapponesi nel mondo, consiglio una sbirciata al sito del SilentMangaAudition, (il concorso internazionale di manga indetto dalla casa editrice giapponese Coamix, in cui noi italiani ci siamo distinti piu’ volte).
Grazie a tutti (^_^).