Avventure e risate sono il mix che accompagna lo spettatore nell’assistere ad un cult dell’animazione: “Asterix e le Dodici Fatiche”. Diretto da Renè Goscinny e Albert Uderzo, uscì nelle sale cinematografiche francesi nel 1976, in Italia arrivò solo nel 1983, quando venne trasmesso su Italia 1 nel contenitore di Bim Bum Bam.
La sua realizzazione avviene in un periodo ancora pre-tecnologico, le tecniche di animazione sono tutte fatte a mano, con colori più caldi e atmosfere più vive con una qualità di alto livello, infatti risulta fluida e coinvolgente, con un’attenta ricercatezza dell’architettura dell’epoca, dalle strade con i ciottoli alla struttura urbana della città.
“Asterix e le Dodici Fatiche” è il terzo film d’animazione, dedicato al Gallico e al suo fido amico Obelix, i quali, questa volta, sono chiamati ad affrontare dodici imprese, come fece Ercole, sotto richiesta di Giulio Cesare, il quale con le sue Legioni non riesce a conquistare il loro villaggio, situato nel Nord della Francia in Armorica l’ odierna Bretagna, in quanto si ostinano con una opposizione tenace ad essere annessi all’Impero Romano.
Il patto è che se i Galli riusciranno nell’impresa, il Condottiero romano consegnerà Roma nelle loro mani, in caso di fallimento, loro si faranno sottomettere.
Caius Pupus, fidato uomo di Cesare, sarà colui che osserverà se le “fatiche” saranno superate. Tra sfide di forza, d’astuzia e di “grosse” mangiate, i nostri eroi se la vedranno con l’antro della bestia, l’uomo più veloce proveniente da Maratona, la pianura dei trapassati, il vecchio saggio che usa il detersivo Olimpo… giungono fino a Roma, dove li attende l’ultima sfida all’interno del Colosseo (Qui vi è un errore storico, il termine di costruzione del Colosseo avvenne nel 80 a.C., Cesare fu assassinato anni prima nel 44 a.C.).
Opera che continua, dopo molti anni, ad essere sempre molto attuale, mantenendo una freschezza e originalità unica, con la conseguenza che è sempre piacevole e divertente nel rivederla.