Esistono serie tv che non smetteresti mai di guardare, perchè ogni volta che riguardi un episodio, scopri un dettaglio nuovo, un battuta che ti era sfuggita, una parte della storia che merita di essere rivista, oppure semplicemente perchè è un’opera che ti emoziona e decidi di rivederla per goderla ancora.
E’ il caso di “Cobra Kai”, la serie tv che riprende le vicende, dopo 30 anni, del film di “Karate Kid”. I protagonisti sono sempre loro: Daniel LaRusso e il suo ex rivale Johnny Lawrence dello Dojo Cobra Kai, il quale decide di riaprirlo e insegnare il karate. Questo porta LaRusso, ormai affermato venditore d’auto con il proprio autosalone e sposato con due figli, a riaprire il suo Myagi-Do….
Cobra Kai ha la capacità di riuscire a ripescare e a raccontare, certi scenari che pur essendo mutati restano gli stessi. Molti soni i protagonisti che intervengono nella serie che erano presenti nei tre film di Karate Kid, la loro presenza, attraverso periodi differenti, continuano a vestire i panni che gli sono appartenuti, alcuni con un taglio diverso ma sempre molto intenso e a volte autoironico.
L’opera, creata da Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg e Josh Heald, ritorna perchè vi sono retroscena che sono rimasti irrisolti o perchè non hanno mai avuto una risposta: Johnny è proprio quel bullo che ci hanno voluto far credere nel primo film? Perchè il suo allenatore Kreese è così violento? Tutti i personaggi del secondo film, ambientato in Giappone ad Okinawa, la Terra del maestro Myagi, che fine hanno fatto? E Terry Silver?
Sono solo alcune domande che per il momento nelle prime cinque stagioni, hanno iniziato a dare delle risposte. Un progetto che coinvolge lo spettatore che permette di rivive certe atmosfere e soprattutto diverte. La rivalità tra LaRusso e Johnny è l’elemento portante che sfocia, in seguito, in una collaborazione unendo i due Dojo in un epico torneo mondiale che molto probabilmente sarà la trama della sesta serie.
I due maestri di karate, insegnano il loro modo di combattere, molto diverso, ai giovani, ed è il preludio per sotto trame e per conoscere meglio la vita privata dei due Maestri. Così, pur introducendo novità, la figura di personaggi storici dei film cult degli Anni 80, mantengono quel senso di familiarità, come il maestro Myagi che pur non essendo presente fisicamente, la sua presenza, tra ricordi, citazioni e aneddoti, risulta molto forte.
Un titolo che merita di essere visto, in quanto non c’è solo combattimenti ma anche molto humor e quel pizzico di malinconia del decennio 80 che manca tanto. Adesso attendiamo con impazienta la sesta serie che sarà trasmessa forse nel Settembre 2023, per rivedere all’opera i due mitici Maestri.