Il numero 22 di Dylan Dog Old Boy 22, presenta due storie molto cupe, con atmosfere drammatiche e piuttosto pesanti nel leggerle. Entrambe non mi hanno entusiasmato, povere di pathos e azione labile. Gli avvenimenti non hanno mordente e si trascinano verso un finale forzato e approssimativo.
In “Horror Education” con sceneggiatura di Gigi Simeoni e disegni di Marco soldi; il ragazzino Danny, che risulta essere uno studente modello, contatta Dylan Dog, in quanto nella sua classe, per gioco è stata realizzata una seduta spiritica che ha fatto arrivare dall’altra dimensione, una losca figura con la testa rinchiusa in un sacchetto di cellophane.
Da questo momento iniziano ad avvenire alcuni omicidi strani, le vittime sono tutte morte con la testa all’interno di un sacchetto. In questa vicenda sembrano coinvolti la madre del ragazzino: Mrs Margaret, un insegnante dell’Istituto Romford in cui studia il figlio, la quale è una psicoterapeuta con poteri di sensitiva e l’altra figura che ha qualcosa da dire negli avvenimenti è l’ex marito Michael Gilla, il quale però risulta essere scomparso da circa un anno.
Come detto in inizio articolo, la storia non è delle migliori, la narrazione però è supportata da un disegno accurato con piacevoli note noir che danno quell’aspetto di film giallo Anni 70.
Le vittime comunque hanno tutte qualcosa che le collega…
In “Incubo di Natale” con soggetto di Stefano Fantelli e disegni di Piero Dall’Agnol e Giorgio Pontrelli, Dylan Dog è sulle tracce di un misterioso predicatore dei reietti, il quale vive in mezzo a dei senzatetto, il quale nel nome di un dio, sfigura il volto ai malcapitati, come fosse cera, per una nuova rinascita.
Nelle sue indagini Dylan incontrerà la giovane Andie, la quale aveva come sogno diventare una ballerina ma che poi si è trovata ad essere una reietta….
Purtroppo in questa seconda storia dell’albo, anche il disegno non soddisfa l’occhio. Risulta troppo statico e geometrico, poco curato quasi fosse avvolto da un velo che non permettesse di vedere bene i visi e le fisionomie dei protagonisti.
Dal mio punto di vista, ridurrei le storie dell’indagatore dell’incubo, valuterei attentamente che tipo di sceneggiatura dar vita con un disegno accattivante.