La notizia si è divulgata nel web a macchia d’olio, persino gli organi d’informazione di stampa di livello Nazionale ne hanno dato risalto. Tutto questo ha messo subito in subbuglio e in agitazione gli appassionati che ne hanno amato le sue gesta, quando nel 1978 approdò in Italia dando una svolta epocale all’animazione. Stiamo parlando della nuova serie di “Grendizer U” il reboot del mitico Goldrake.
L’anime che uscirà nel 2024, sarà prodotto dallo Studio Gaina con il Maestro Go Nagai come produttore esecutivo, la regia è affidata a Mitsuo Fukuda (Mobile Suit Gundam Seed), la sceneggiatura sarà di Ichiro Okuuchi (Code Geass), il character Design Yoshiyuki Sadamoto (Neon Genesis Evangelion), la musica a Kohei Tanaka (One Piece).
Per il momento si è visto quasi niente, qualche immagine di Goldrake, Actarus e Koji e il primo teaser trailer è stato scarno di anticipazioni, quindi della trama si sa assolutamente niente, mentre per quanto riguarda il design dei personaggi, risultano molto ringiovaniti con lineamenti androgini e graficamente molto longilinei. Accorgimenti che si sono allineati alle nuove tendenze dell’animazione.
Bisogna essere consapevoli che sono passati più di 40 anni dalla sua trasmissione nel Nostro Paese, quindi molto è cambiato e anche se sarà inevitabile fare dei confronti con la versione vintage, lo spettatore ma soprattutto il vecchio appassionato, dovrà vederlo con occhi nuovi.
Vi è anche un aspetto però che fa riflettere e lascia perplessi: era proprio necessario questa manovra amarcord? Certi titoli che hanno fatto il loro tempo, entrando nel Mito, nell’immaginario dell’appassionato, hanno bisogno di ritornare in un contesto che non gli appartiene più? Tutto con il rischio di un clamoroso flop.
Nel 2024 l’ardua sentenza!