Le forme di fumetto sono molte e svariate e sul mercato, piano piano, si stanno affacciando le opere cinesi. Nel saggio di Martina Caschera “Il Fumetto Cinese – Introduzione ai manhua e ai lianhuanhua”, pubblicato da Tunué è un interessante e accurato viaggio nell’evoluzione di questo linguaggio, il quale ha avuto diverse trasformazioni tecniche e narrative nel tempo, legato molto alla vita politica del Paese, tanto che nel periodo Maoista veniva usato per la causa del Partito con forti elementi ideologici.
Nel libro si parlerà di Lianhuanhua, il fumetto tradizionale, letteratura illustrata ovvero una narrazione per immagini in sequenza, termine utilizzato negli Anni 20. Mentre il fumetto moderno è denominato Manhua, nato con la Fondazione della Repubblica Cinese, proponendo un nuovo stile, soprattutto grazie all’incontro con le forme culturali Giapponesi.
Tra le pagine, si denota un’ attenta ricerca storica di un mondo a molti rimasto nascosto per decenni, tanto che il fumetto veniva distribuito in maniera capillare come forma d’insegnamento, utile all’alfabetizzazione delle masse con un linguaggio semplice e comprensibile.
Una lettura che permetterà di avere una visione, sulle nuvole parlanti, piuttosto particolare con un linguaggio che permetta a tutti di avvicinarsi a questo argomento. Probabilmente quello che potrebbe mancare al lettore, sono le nozioni storiche della Cina, elementi importanti per capire appieno la piena funzionalità che il fumetto ha dato al Paese e quanto questo ne ha ricevuto.
Una produzione letteraria di grandi dimensioni che ha subito nel tempo anche forti censure ma che ha saputo anche mettere su vignetta, opere storiche e teatrali, quest’ultima forma artistica fondamentale nella cultura Cinese e quindi alla nascita del fumetto stesso.
La lettura diventa molto più sciolta, quando l’autrice affronta il fumetto cinese più recente, dalla fine degli anni 70 ad oggi, con i giovani molto più coinvolti, anche grazie alla televisione ed internet che mettono in risalto nuovi stili e tecniche narrative dando forma a nuovi fumetti che entrano prepotentemente nell’immaginario popolare, grazie ad un impiego di forme diverse e aumentandone il coinvolgimento dei soggetti in questione. L’evoluzione di questa forma d’arte, porta nel 2005 l’Amministrazione Statale di radio, cinema e televisione nello sponsorizzare il primo Festival del Cartoon e dell’Animazioni Cinesi: Chinese International cartoon and Animation Festival, nella città di Hangzhou.
Tra le pagine viene messo in risalto come opere, provenienti dal Giappone ma anche titoli Americani, abbiano un’importante valenza sull’evoluzione dell’operato culturale Cinese, attecchendo molto sulle giovani generazioni e sdoganando così il fumetto, tanto che anche in Italia, alcune Case Editrici be hanno editto alcuni titoli.
Quello che saprà conquistare il lettore è la potenza con cui, Martina Caschera, relaziona questo viaggio storico, presentando aneddoti e molti autori che con le loro opere e tecniche hanno fatto emergere un panorama ancora poco conosciuto ma le cui ultime tendenze tendono a valicare i confini mediali e nazionali per un sempre maggior interesse anche grazie alla digitalizzazione.
Un libro, per chi ama il fumetto in tutte le sue forme e per avere così una più ampia visione di questa forma artistica.