L’incontro con il Maestro Yamamoto della scuola di Samurai Taisha-Ryu, scuola di spada nata nel lontano 1550, la cui tradizione si è trasmessa per 15 Generazioni che sarà presente nella splendida cornice dell’evento Saburau al Castello di Vinovo dal 5 al 12 Maggio , mi ha permesso d’immergermi nel più profondo concetto dell’essere un Samurai.
Un’intervista nata come tale ma che si è trasformata in una lezione di vita, con il Maestro che esprimeva concetti semplici ma dall’ energia deflagrante, in un armonia che legava presente e passato, in cui venivano espressi valori secolari ma che sono rimasti nella vita quotidiana di oggi.
Maestro come mai organizzare una mostra dedicata ai Samurai qui in Italia.
Questo perché è un’apertura e collaborazione tra due realtà , due Paesi, il Giappone e l’Italia, ricche di tradizione e storia e il concetti storico del Samurai, attraverso questa figura che si riesce a trasmettere l’aspetto della storia. Chi poi meglio di un Paese come l’Italia può recepire meglio il concetto di Storia.
Ci può spiegare che cosa rappresenta lo “spirito” Samurai?
“Sapurau” la parola da cui deriva Samurai, incarna in esso lo spirito del Samurai.
Lo scopo del Samurai era proteggere la gente e il suo Signore Feudale, “pronto” a morire per lui, comunque differente dal concetto dei kamikaze che erano votati alla morte.
Ai giorni nostri, non c’è il Signore Feudale ma sono presenti dei valori, delle persone, verso i quali bisogna essere pronti al sacrificio, possiamo riassumerlo come “umiltà d’animo”.
Nella Società odierna chi possono essere i Samurai.
Un modo per incarnare lo spirito del samurai è il buon padre di famiglia, il lavoratore diligente…
Nel Giappone odierno comunque, esistono ancora 77 Ryu-Ha, scuole tradizionali del Samurai, il cui scopo non è solo insegnare l’utilizzo della katana ma tutta una filosofia dell’essere Samurai.
Sabato 11 Maggio, alla mostra Saburau, parteciperanno altre due scuole tradizionali , si potranno vedere delle tecniche e dei modi di essere Samurai differenti, sarà l’occasione di assistere a delle Tradizioni viventi, perché ogni scuola a secoli di storia alle spalle.
Che valore ha la Katana
E’ un legame tra passato e presente si ha un profondo rispetto per il simbolo che rappresenta e non per l’oggetto in se.
Nella storia Europea, i popoli tendevano a cambiare arma man mano che ne uscivano delle nuove e più sofisticate. In Giappone, pur con i vari cambiamenti, la katana rimaneva al fianco del Samurai, questo perché non vuol dire sempre che il nuovo è migliore.
Per il Samurai la katana è in prestito, in quanto l’aspettativa di vita dell’uomo, pur essendosi allungata non può competere con quella della katana, la quale passa da generazioni in generazioni.
Maestro cosa rappresenta per Lei insegnare un’arte ricca di storia e tradizione?
Non ci penso ma è il mio ruolo. Quando lo faccio non ci penso. Quello che è importante è la ricercatezza della naturalezza nei movimenti del corpo