Il film d’animazione Il ragazzo e l’airone (君たちはどう生きるか Kimi-tachi wa dō ikiru ka, “E voi come vivrete?”), scritto e diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli, uscito il primo gennaio nei cinema italiani , sta avendo uno straordinario successo confermando la prima posizione tra i film più visti nelle sale.
La storia è ambientata nell’ era Shōwa, più precisamente nel 1943, a Tokyo, durante la Guerra del Pacifico. In questo periodo storico chi aveva le possibilità fuggiva dalla città per rifugiarsi in campagna, ed è proprio ciò che fa il protagonista, il giovane Mahito, insieme a suo padre, produttore di componenti per aerei.
Le immagini coinvolgenti , le animazioni che si susseguono in maniera dinamica e la stupenda colonna sonora di Joe Hisaishi , realizzata al pianoforte , creano un’atmosfera malinconica , a volte cupa, accompagnano lo spettatore lungo un viaggio dove la realtà e l’immaginazione spesso si trovano in contrapposizione.
Mahito dopo essersi addentrato in una torre presente nel giardino della casa in cui risiede , si trova in un luogo incantato abitato da diversi personaggi magici che lo portano ad affrontare situazioni surreali. Nel suo viaggio viene accompagnato da un airone cenerino parlante, che si presenta inizialmente con un modo di fare ambiguo e ingannevole . Nella mitologia del Giappone l’airone, sagi , è un animale misterioso , legato agli spiriti, agli dei , alla morte e a un altro mondo, e sarà proprio per tali caratteristiche che viene spontaneo accostarlo a Virgilio mentre accompagna Dante lungo il suo viaggio negli inferi.
Anche in questa opera Miyazaki punta il dito verso gli atteggiamenti negativi dell’uomo nei confronti dell’ ambiente e l’impatto di questi sul nostro pianeta che necessita di una forza superiore per essere salvato o addirittura reinventato (argomento che riporta alla memoria il Mago in Ponyo e la natura che accoglie, se rispettata, in Totoro ) ed evidenzia l’importanza della donna, saggia come le domestiche ( una delle quali riporta alla memoria la strega de Il Castello errante di Howl), forte e indipendente come la zia e la madre di Mahito (che ricordano la Dea del mare in Ponyo e Kiki in Kiki consegne a domicilio ).
Un’attenzione particolare deve essere data alla canzone dei titoli di coda “Chikyūgi “, nota con il titolo internazionale Spinning Globe, composta e interpretata dal cantante j-pop Kenshi Yonezu. Il testo riassume il significato di tutta l’opera cinematografica e ha un significato molto profondo: tocca i temi del cambiamento, della scoperta di se stessi, della complessità dei rapporti umani e il difficile distacco dalle persone amate. Il ritornello è una lode alla speranza di trovare la luce, dopo aver attraversato le zone d’ombra, quindi dopo aver superato le difficoltà della vita , una luce che illumina la strada verso la realizzazione dei propri sogni.