È stata una fortissima emozione poter incontrare Patrick Stewart… pardon, Sir Patrick Stewart dal vivo.
Nato il 13 luglio 1940, inglese, nella sua carriera può vantarsi di aver interpretato Shakespeare nei migliori teatri del mondo a Charles Francis Xavier (X-Men), da Gurney Halleck (Dune) a Re Riccardo (Robin Hood – Un uomo in calzamaglia).
Abbiamo chiesto a chi era ai primi posti nella fila per entrare al Teatro del Giglio da quanto fosse lì, e la risposta è stata: “Da stamattina alle 6!”. Dato che la presentazione iniziava alle 11 possiamo farci un’idea dell’hype generato da questo ospite (e dalla sua crew, come lui terrebbe a sottolineare). Il Teatro è stato riempito in ogni ordine di posti e anche così non c’è stato spazio per tutti i fan.
L’apertura del sipario ha svelato 5 poltroncine, due sedie in penombra per le traduttrici, un tavolino ed il maxischermo alle loro spalle. Il presentatore ha annunciato la proiezione del trailer portato da Amazon Prime Video per l’occasione, e l’entusiasmo di tutto il teatro si è immediatamente acceso per poi ripiombare nel silenzio durante la proiezione ed esplodere in un applauso scrosciante al termine. A questo punto la sala era già caldissima. Sono stati chiamati ad occupare le sedie a loro dedicate Evan Evagora (Elnor), Michelle Hurd (Raffi Musiker), Isa Briones (Dahj), Santiago Cabrera (Christobal Rios) e per ultimo ha fatto il suo ingresso lui: Sir Patrick Stewart (Jean-Luc Picard). Il teatro è esploso!
Il presentatore ha tentato in tutti modi di farsi fare qualche spoiler sulla serie, ma l’unica cosa che è emersa è che tutti gli attori si sono dichiarati profondamente onorati di aver potuto lavorare con un artista del calibro di Sir Patrick.
Ma veniamo alle domande, e soprattutto alle risposte, dell’ospite principale.
“Premesso che una volta che si è Picard si è Picard per tutta la vita, cosa l’ha convinta a tornare ad interpretare questo ruolo?”
“Onestamente, non volevo più essere Picard. Non è un aspetto negativo, è che dopo anni, dopo 178 episodi di “Star Trek: The Next Generation” e 4 film, sentivo in maniera profonda di aver dato tutto quello che potevo dare come attore al franchise e al ruolo di Picard. Tornare ad interpretare quel personaggio mi pareva poco sensato, non avrebbe aggiunto contenuto. Il passato è passato, è finita. Le cose sono cambiate quando ho incontrato gli sceneggiatori e produttori Alex Kurtzman, Akiva Goldman, lo scrittore Michael Chabon e altri del team di produzione di “Star Trek: Picard”. Mi hanno raccontato cosa avrebbero voluto realizzare. Uscito da questo primo incontro ho parlato con il mio agente e gli ho detto di chiedere loro di mandarmi qualcosa di scritto. Digli di spedirmi qualcosa che io possa leggere, così ci posso studiare sopra. Mi sono arrivate trentacinque pagine.
Le ho lette, ma nella mia mente non ero ancora convinto. Avevo una domanda da fare, quindi ho voluto parlargli nuovamente. In questo secondo incontro ho chiesto loro: “Quanto questo Jean-Luc sarà diverso dal vecchio Jean-Luc, quanto è cambiato dall’epoca in cui lo abbiamo lasciato?” La loro risposta è stata: “Moltissimo.” A quel punto ho avuto l’impressione di non dover far rivivere lo stesso personaggio ma di doverne affrontare uno nuovo, e allora ho detto sì.”
“So che non ci potete anticipare nulla su quello che succede, ma… che succede?”
“Ci sono dei nuovi inaspettati elementi in questo Picard. Per esempio, uno molto interessante: Jean-Luc ha un cane. Mia moglie ed io amiamo moltissimo i cani, con una particolare passione per i pitbull. Quindi, quando ho saputo che nella serie ci sarebbe stato un cane ho detto: dovrà per forza essere un pitbull.
Torneranno anche alcuni dei protagonisti della serie “The Next Generation”: Jonathan Scott Frakes (William Riker), Marina Sirtis (Deanna Troi), Brent Spiner (Data). La loro presenza illuminerà questa prima stagione.
È per noi importante sottolineare che “Star Trek: Picard” non sarà solo un’opera di sci-fi ma conterrà diversi riferimenti al mondo dei giorni nostri. Ed il mondo oggi è un mondo selvaggio, un vero caos. Posso garantirvi che Boris Johnson e Donald Trump non appariranno in questa serie. Voglio anche aggiungere che sono imbarazzato, umiliato ed oltraggiato del fatto che il Regno Unito intenda uscire dall’Unione Europea.”
Dopo queste parole in teatro è scrosciato un poderoso applauso e Sir Stewart ha detto, in italiano e visibilmente commosso: “Grazie.”
Dopo queste domande ha tenuto a precisare il suo atteggiamento verso i comprimari: “In tutti i miei sessant’anni di carriera ho sempre creduto nel lavoro di gruppo e riconosco quanto sia importante lavorare con persone fidate con le quali si possa stare bene dentro e fuori dal palcoscenico.”
Ha detto che la moglie era già stata in visita a Lucca due anni fa, perché amante dell’arte dell’affresco, e che ha mangiato benissimo in un ristorante locale (di cui ha anche voluto indicare il nome a tutti i presenti).
Mentre scherzava sullo spot pubblicitario appena lanciato, candidamente ha confessato: “Tutti noi del cast abbiamo un passato da attore teatrale, mi sto trattenendo con forza per non balzare in piedi e cominciare a declamare versi di Shakespeare in questo bellissimo teatro… ma ora non riesco più a resistere”.
Con l’incoraggiamento dei suoi colleghi, che avevano già capito cosa stava per accadere, Sir Patrick si è alzato in piedi, abbandonando il microfono sul tavolino e, nel completo silenzio calato in sala, ha declamato i primi versi di Oberon in “Sogno di una notte di mezza estate”, conquistandosi una standing ovation.
Il Sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha raggiunto il palco dando inizio all’atto finale della presentazione, ossia l’impressione delle mani nel riquadro di cemento, e quindi l’ingresso ufficiale di Sir Patrick Stewart nella Walk of Fame del Lucca Comics & Games.
Mentre il nuovo equipaggio dell’Enterprise usciva dal palcoscenico tutti i presenti hanno rivolto loro il gesto vulcaniano di saluto, accompagnandolo con il tradizionale augurio “Lunga vita e prosperità”.
“Star Trek: Picard” arriverà “là dove nessun uomo è mai giunto prima” il 24 gennaio 2020.
La prima stagione sarà composta da dieci episodi mentre alcune indiscrezioni non ufficialmente confermate sostengono che l’idea sia quella di girare almeno altre tre stagioni.
Ma tutti sappiamo che le missioni sono sempre almeno quinquennali…