Protagonista di questo manga è un ragazzo soprannominato “Dorotabo”, il quale vive in un villaggio di campagna. Da piccolo è stato abbandonato dai suoi genitori e la famiglia che lo accudisce, sua zia e il cugino Yataro, lo trattano come un reietto.
Fino a quando da Tokyo arriva, Kohachi Inugami, un detective dell’occulto che deve indagare sulla strana morte di animali d’allevamento. L’uomo rimane incuriosito dal ragazzo, soprattutto quando scopre che indossa al collo una pietra denominata “pietra della vita” che si forma solo in condizioni particolari ed è costituita da elementi altrimenti introvabili in natura.
Dorotabo è un mezzo demone, un ghoul, nato dall’unione da un umano e un demone e lo stesso investigatore è un kemono, appartenente al genere tanuki, esseri che vivono segretamente fra gli umani.
In realtà il detective è stato assoldato dalla zia di Dorotabo, perché lo eliminasse, dato che lei conosceva la verità sul ragazzo. Facendo finta di sbarazzarsi del giovane, lo invita ad entrare a far parte dell’agenzia investigativa…..
L’opera “Kemono Jihen “ di Sho Aimoto, riprende il tema dei demoni, dell’occulto, in maniera dinamica e con un certo appiglio umoristico. La storia di base non è niente di nuovo, però viene raccontata in maniera equilibrata senza eccessi di scene splatter ma anzi spruzza di realismo magico.
Particolare che rende il protagonista Dorotabo, immediatamente simpatico e che non si sconvolge mai di niente, rimane con un’aria innocente e assente di quello che gli accade intorno, consapevole di tutto come fosse tutto naturale e seguisse solo il corso del destino.
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