La tradizione delle creature sovrannaturali del Giappone è un elemento centrale della serie animata “Kemono Jihen”, tratta dal manga di Sh Aimoto e prodotto dallo Studio Ajia-do Animation Work, diretto da Masaya Fujimori.
L’anime, di 12 episodi, in attesa della seconda stagione, ruota intorno ad un mezzosangue, un ragazzo, Kabane, nato da un essere umano e un demone che viene abbandonato ad una zia che vive in campagna. La sua vita cambia quando viene preso l’ala protettrice di un detective dell’occulto, Konachi Inugami, anche egli una creatura magica, appartenente al genere Tanuki.
Konachi, insieme a due ragazzi, Shiki e Akira, anche loro con poteri singolari, risolvono situazioni misteriose che hanno sempre a che fare con creature oscure.
In oltre Kabane è in possesso di un pendaglio, lasciatogli dai genitori, denominata “Pietra della vita”, dai poteri mistici che risulta essere un oggetto in possesso solo delle famiglie potenti e importante dei demoni.
L’opera che inizia con risvolti misteriosi e drammatici, nelle puntate seguenti, scema in una serie di situazioni a volte grottesche che stonano un po’ con aspetti cruenti e macabri. Il titolo ha le caratteristiche per essere qualcosa di un semplice opera di demoni, in quanto vi sono anche sottotrame che se sviluppate, grazie all’ingresso di sempre nuovi personaggi, aumentino la suspense su alcuni avvenimenti per il momento sono stati lasciati sospesi.
La trama, ben delineata, scorre rapidamente ed esplora psicologicamente, pian piano i vari personaggi, tra i quali vi sono alcuni veramente particolari, come il vampiro che vive perennemente in una stanza della sede del detective, genio dell’informatica ma dall’atteggiamento autoritario.
Kabana che risulta essere il personaggio principale, con il suo potere dell’immortalità lo porta a compiere azioni ardue e pericolose ma quello che lo caratterizza ancora di più è il suo atteggiamento apatico, quasi assente a ciò che gli accade intorno che lo rendono alcune volte fuori luogo dalla narrazione.
L’escamotage delle creature fantastiche del folklore Nipponico, rende interessante la base di partenza ma bisogna trovare qualche inventiva perché non sia un titolo che cada nell’anonimato.