In questi giorni in Italia gli studenti stanno facendo il conto alla rovescia per la fine dell’anno scolastico, al contrario in Giappone le scuole hanno riaperto i battenti da qualche settimana, infatti la scuola nipponica inizia ad aprile e finisce a marzo. La scelta di aprile come mese in cui far iniziare l’anno scolastico dipende dal fatto che questo è il periodo della fioritura dei ciliegi (Hanami), simbolo di rinascita.
Gli studenti giapponesi definiscono il loro sistema scolastico shiken jigoku, “inferno degli esami”, questo perché nelle scuole superiori devono sostenere due esami durante l’anno, uno alla fine di ogni semestre. Le materie dei test sono le più importanti: giapponese, inglese, matematica, scienze e studi sociali.
Il sistema scolastico giapponese ha la seguente organizzazione:
- Yōchien (幼稚園, Scuola dell’infanzia) dai 3 ai 6 anni.
- Shōgakkō (小学, Scuola primaria) dai 6 ai 12 anni.
- Chūgakkō (中学, Scuola secondaria di primo grado) dai 12 ai 15 anni.
- Kōkō (高校, Scuola secondaria di secondo grado) dai 15 ai 18 anni.
- Daigaku (大学, Università) o Senmongakkō (専門学校, Istituto professionale) in genere con una durata dai 2 ai 4 anni.
In aggiunta c’è l’asilo nido Hoikuen 保育園, dove vengono portati i bambini sotto i 3 anni se entrambi i genitori lavorano e non hanno nonni a cui affidarli.
La giornata per gli studenti è lunga e faticosa: si alzano alle 6 del mattino e non tornano a casa prima delle 20, vanno a scuola dal lunedì al venerdì, con i corsi che iniziano alle 8:30 e terminano alle 15:30 e due sabati al mese con orario ridotto dalle 8:30 alle 12:00.Alle 12:20-12:30 ci si ferma per un’ora, tempo dedicato a consumare il pasto. Alcuni studenti preparano il proprio cibo a casa e lo portano in una lunch box (obento, お弁当) che consumano in classe o in aree dedicate, se invece frequentano scuole con la mensa interna è assolutamente vietato portare cibo da casa e devono mangiare tutto quello che gli viene dato senza avanzarne.
Durante l’orario scolastico sia gli studenti che gli insegnanti hanno la responsabilità di occuparsi della mensa, pulire e riordinare la scuola; non esistono i collaboratori scolastici, ogni giorno, studenti ed insegnanti, divisi in gruppi, puliscono a turni l’aula, i corridoi, i bagni e altre aree della scuola. Le pulizie sono una vera materia scolastica, come anche economia domestica.
Nel pomeriggio, a partire dalla scuola elementare fino all’università, gli studenti partecipano ad attività extrascolastiche pomeridiane, bukatsu, 部活 suddivise in club tradizionali come quelli di arti marziali giapponesi (kendo, iaido, judo, aikido), cerimonia del tè (sado), composizione floreale (kado), scacchi giapponese (shogi); ma ci sono anche club di sport occidentali come pallacanestro, pallavolo o calcio. Il doposcuola non è dedicato solo allo svago o ai club , ci sono moltissimi studenti che frequentano i juku 塾, una specie di corsi supplementari che vengono fatti solitamente verso sera per approfondire lo studio dell’ inglese, della matematica e di altre materie che potrebbero comparire negli esami di ammissione per licei o università.
La scuola dell’infanzia è a pagamento e non obbligatoria ed èfrequentata da più del 90% dei bambini giapponesi, in questi anni imparano le nozioni base di giapponese come gli alfabeti hiragana e katakana. Gli ordini di scuola successivi possono avere sia scuole pubbliche che scuole private. Non in tutte le scuole pubbliche viene richiesta la divisa prima del liceo e vi si può accedere con il superamento di un test d’ingresso nazionale, le scuole private, invece, si distinguono per il loro prestigio e per le loro regole ferree, come l’uso della divisa già all’inizio della scuola primaria, il taglio di capelli semplice, non appariscente, il viso deve essere senza trucco e non sono ammessi accessori aggiuntivi che non fanno parte della divisa; inoltre questi istituti garantiscono programmi scolastici più accelerati e quindi più probabilità di passare i test di ammissione alle università.
Nel mangaGTO: Great Teacher Onizuka, scritto e disegnata da Toru Fujisawa, viene raccontata in modo cinico la vita degli studenti di una scuola privata. Eikichi Onizuka è un ragazzo di 22 anni che è il leader di una banda di motociclisti e cintura nera di karate. Finché un giorno decide di diventare un insegnante di scuola e finisce con una terribile classe che odia gli insegnanti. Si trova a dover lavorare in un ambiente in cui i giovani studiano solo per diventare i migliori, il top,per compiacere i genitori, inoltre vi è una forte presenza di bullismo , problema che non viene affrontato ma si risolve creando classi ghetto dove vengono inseriti tutti quelli che creano problemi, e non è da sottovalutare l’ultimo fattore , cioè la rigidità di una cultura che non ammette errori e un insuccesso scolastico è considerato un forte motivo di imbarazzo.Usando metodi non convenzionali, cerca di mettere in gioco i suoi studenti, guadagnando la loro fiducia, comprendendoli e mostrando loro che anche un insegnante ha dei sentimenti .Onizuka finisce per dimostrare che non vale la pena rinunciare ai propri sogni, e che nulla è impossibile e lui stesso ne è l’esempio..
By Valeria Turino