La storia del fumetto umoristico italiano ha una tradizione ricca di titoli di successo, basta pensare a opere come “Cocco Bill” di Jacovitti, “Lupo Alberto” di Silver, “Sturmtruppen” di Bovi, soltanto per citarne alcune.
Tra queste strisce fumettistiche comiche, possiamo annoverare anche il lavoro di Roberto Totaro con ” Nirvana”, una saga pubblicata da Franco Cosimo Panini Editore, il quale in maniera intelligente e divertente e con un disegno pieno di trovate umoristiche, pone al centro della situazione un guru, un’ eremita a cui si rivolgono, i più disperati e strampalati personaggi, per avere risposte su quesiti, piuttosto assurdi e insignificanti sulla vita.
E’ un irresistibile parodia sulla ricerca di se stessi, per mezzo di questi fantomatici personaggi della nuova cultura New Age, fatta di santoni. Con uno stile di disegno semplice ma accattivante, l’autore mette in luce, estremizzando al massimo le situazioni sociale di vita comune, attraverso una sottile satira, senza mai eccedere nel grottesco.
Fin dalle prime strisce, capiamo immediatamente che stiamo leggendo un fumetto satirico, con lampi di ironia e comicità, dotato di una creatività stilistica e narrativa acuta e graffiante ma anche spensierata e bonaria, in cui si ridicolizza tutto e tutti.
Nirvana, è un titolo che non ha tempo, in quanto prende in esame il lato comune dell’uomo; le avventure del guru seduto sulla cima della montagna in perenne contemplazione ( anche se non ci riesce per il continuo arrivo di pseudo discepoli), rimangono sempre attuali e fresche, rendendo l’albo qualcosa che una volta letto ti riporta a rileggerlo.