Mi sono innamorata di questi scacchi non appena li ho visti: ogni pezzo è un oggetto dal design molto curato e con la sua carica di dinamicità difficilmente passa inosservato.
Il nome di questo gioco deriva dall’Esperanto, si pronuncia “Paco Shaaco” e significa “Scacchi della Pace”.
Nessun pezzo viene mai mangiato e riposto nella scatola, ma solo abbracciato da uno di colore opposto, ed entrambi occuperanno da quel momento in poi lo stesso riquadro della scacchiera.
Come si gioca
Ogni scacco abbracciato perde la propria capacità di interazione diretta con gli altri pezzi, ma acquisisce una nuova attitudine: può essere utilizzato da entrambi i giocatori, che lo sposteranno con le mosse concesse al pezzo del proprio colore. Se quindi un pedone nero abbraccia una torre bianca a partire da quel momento la coppia potrà essere mossa dal giocatore nero come un pedone e da quello bianco come una torre. In entrambi i casi non potrà legarsi a nessun altro pezzo, ma l’unione può essere sciolta da un “terzo incomodo” che termina il proprio movimento nel loro stesso riquadro e si sostituisce a quello del proprio colore.
Il pezzo liberato può effettuare una qualsiasi mossa prevista dalle sue regole: così un pedone potrà muovere in avanti verso la linea opposta a quella della propria base… oppure abbracciare nei due scacchi diagonali adiacenti. Se questa azione è possibile si può realizzare una catena, ossia una serie di mosse in cui un pezzo sciolto va a infrangere un’altra coppia, il pezzo liberato a sua propria volta ripete l’azione e così via, fino a quando ci sono coppie a portata di mossa.
Date queste premesse la scacchiera diventerà affollata molto rapidamente. L’obiettivo del gioco è abbracciare il re avversario, e quindi una parte significativa della tattica deve consistere nel tenerlo al riparo dall’insidia di abbracci non esattamente disinteressati.
Le prime partite lasciano spiazzati, la scacchiera si riempie come una pista da ballo ma è molto meno ordinata. Con la pratica si rivela un gioco a base scacchistica ma con regole abbastanza diverse e potenzialmente esplosive se si organizza efficacemente una catena. Il re risulta depotenziato rispetto al gioco tradizionale, la sua tattica diventa più simile a quella di Cenerentola che fugge dalla festa piuttosto che a quella del principe che la insegue.
Ci piace?
A me è piaciuto parecchio! Le partite sono molto più brevi del suo omologo tradizionale, anche se questo aspetto può variare in base a quanto i giocatori sono riflessivi.
Unico punto debole di questa edizione è la scacchiera: pur esteticamente curata, con il planisfero che si intravede disegnato sui riquadri bianchi, è stampata su una carta davvero troppo leggera e non dà l’idea di poter sopravvivere a un uso poco attento. Ma qualsiasi plancia a scacchi con i riquadri di 3,5 centimetri potrà adeguatamente sostituirla.
Dobbiamo ancora scoprire come si comporta il gioco sul tempo medio-lungo, ma le prime partite sono state divertenti e tutt’altro che scontate. E se la variante pacifica smettesse di piacere, utilizzare per una classica partita a scacchi dei pezzi così belli sarà un vero piacere!
La scheda tecnica
Numero di giocatori: 2
Durata media: 15-20 min.
Età suggerita: da 6 anni in su
Lingua: indipendente dalla lingua
Autore e designer: Felix Christian Albers
Casa editrice: autoprodotto, distribuito in Italia da Manicomix