Vi sono Riviste che hanno fatto la storia del costume e della società italiana. Tra queste vi è un “giornalino” che ha avuto un grande seguito tra le ragazze adolescenti tra gli Anni 80 e 90: “Cioè”.
Pubblicato per la prima volta il 7 Ottobre 1980, era un settimanale che dava informazioni sui attori e cantanti in voga al momento, si cercava di dare consigli sul amore e sulla sessualità, oltre a servizi sulla moda. La rivista puntava molto sui gadget in regalo: bigiotteria e trucchi per il make up e altro punto di forza erano i test e i poster .
Ma le adolescenti di quel periodo, ormai delle ragazze e donne con la propria vita indipendente, cosa si ricordano di quella lettura?
Siamo andati ad intervistarne alcune ponendogli le seguenti domande, per tutte è stato come un balzo temporale all’indietro tra ricordi, emozioni e storie che si erano assopite.
1 Cosa ha rappresentato per tela Rivista “Cioè”
2 Cosa ti ricordi di tale Rivista.
3 In una società continuamente connessa con i social, potrebbe esserci una Rivista come lo era “Cioè”?
4 A tua figli gli permetteresti di farlo comprare?
ALESSIA 38 ANNI RICERCATRICE, per me è un ricordo di quando ero bambina\ragazzina e di quella Rivista mi ricordo le Love Story, i poster i miei miti di quel periodo.
In un periodo come questo, fatto di social, non saprei se oggi una Rivista del genere ,come fu’ “Cioè”, possa esserci, in quanto gli adolescenti di adesso sono più interessati ai telefonini, potrebbe però essere realizzato digitalmente.
ALESSANDRA 42 ANNI LIBERA PROFESSIONISTA Nella mia preadolescenza non era un giornale che compravo spesso, ero più per Topolino e Dylan Dog, lo leggevo quando capitava di seconda mano.
Mi ricordo i mega fusti in copertina, i test sempre molto apprezzati e gli adesivi. Era una lettura frivola e mondaiola che seguiva lo stile cool del momento. Mi ricordo che erano presenti dei gadget in regalo di solito trucchi o gioielli.
Era una Rivista rivolta ad un target giovanissimo, con la nuova super mega tecnologia odierna, ti basta un click per avere tutte le informazioni.
Non ho figli ma difficilmente lo consiglierei a meno che non ha avuto un evoluzione nel tempo strabiliante. E’ una rivista di alcune paginette con ragazzotti bellocci e foto di borse e infradito secondo la tendenza.
SISSI 34 ANNI IMPIEGATA Era il giornale che rubavo a mia sorella maggiore, ed è rimasta la mia lettura preferita fino alla preadolescenza quando frequentavo le scuole medie, poi mi sono interessata ad altre letture.
Mi ricordo i regali abbinati, i vari trucchi che oggi sarebbero sconsigliati perché tossici, i poster centrali, gli adesivi presenti sulla copertina che poi incollavo sul diario della Smemoranda, la rubrica dedicata ai problemi di cuore e di sesso.
Una Rivista piccola, facilmente portatile, con articoli dedicati ai cantanti e attori , attirava molto interesse per le foto, seguita molto dai teenager .
Oggi dovrebbe essere adeguata nel modo giusto per le nuove realtà che si vivono, comunque è una Rivista icona che potrebbe benissimo esistere.
Non avrei nessun problema a farla comprare a mia figlia.
MARIA 39 ANNI IMPIEGATA Era una Rivista rivoluzionaria, mi permetteva di scoprire il mondo che non conoscevo. Ho iniziato a leggerla quando avevo 10 anni fino ai 13 anni.
Mi ricordo la copertina lucida, con tutti quei colori era bello da toccare e da annusare. Poi c’erano i poster a grandezza naturale degli attori e cantanti (mi ricordo ancora quello di Luke Perry) , con cui tappezzavo la mia cameretta.
Oggi le ragazze non hanno più bisogno di una Rivista come “Cioè”, tutto quello che può interessargli lo trovano su internet e possono scambiarsi opinioni tramite i social.
Ormai nelle camerette delle ragazze, non si trovano più i poster appesi e in oltre leggono molto meno materiale cartaceo.
Penso che se venisse ancora pubblicato, lo comprerei a mia figlia.
BARBARA 37 ANNI IMPIEGATA cosa ha rappresentato? Beh… tutto… non vedevo l’ora che uscisse in edicola per andarlo a comprare … diciamo che ci sono cresciuta.
La mia camera era tappezzata di poster e poi le litigate con mia sorella per gli omaggi che uscivano ogni settimana.
Diciamo che tutte queste tecnologie ci stanno rovinando; anche se non si tratta di una Rivista “intelligente” era pur sempre un occasione per leggere. I giovani d’oggi leggono sempre meno ( e di sicuro non è un bene) e sono sempre più ignoranti soprattutto nell’ortografia…
Guarda, mi ricordo di una serata in pizzeria con mio marito e mia figlia e c’era una bimba di circa 8/9 anni aveva “Cioè” tra le mani; mia figlia mia ha detto che lo voleva anche lei. Ancora non l’ho mai comprato ma sicuramente ne avremmo occasione.
CHIARA 36 ANNI IMPIEGATA era il periodo adolescenziale in cui sorgono domande su varie tematiche ma ovviamente li trovavi solo risposte assurde.
Mi ricordo i regali, gli adesivi e le risposte stupide.
Penso che in questa società sempre connessa, non possa esistere, altrimenti ci sarebbe ancora.
Non lo comprerei a mia figlia, le stesse risposte idiote le trovi su yahoo answer , quindi sarebbe un acquisto inutile.
SONIA 39 ANNI IMPIEGATA Per me era una “Finestra” nel mondo… è un modo per vedere e leggere sui miei idoli. Ricordo gli attori di Beverly Hills 90210 e poi per scoprire curiosità sul sesso che all’epoca non erano così scontate come oggi.
Ricordo che c’era una sorta di rubrica in cui le ragazzine facevano domande ad esperti: mitica la domanda di quella ragazza che chiedeva preoccupata se poteva rimanere incinta con un bacio.
E poi vuoi mettere i poster e gli adesivi degli attori e cantanti preferiti!
Oggi come oggi “Cioè” sarebbe una Rivista troppo “vecchia”.
Ma si, se avessi una figlia lo comprerei . Alla fine era un bel passatempo e comunque mi ha insegnato cose che non potevo chiedere ai miei genitori e che non era possibile trovare per altri canali.
SARA 31 ANNI IMPIEGATA Mi ha accompagnato parte della mia pre-adolescenza e adolescenza, talvolta è stato spunto per discussioni con le amiche.
Mi ricordo i regali annessi, le foto in copertina dei vip più amati dalle adolescenti in quegli anni, le domande ingenue delle ragazzine rivolte all’esperta di sessuologia.
Certamente , potrebbe esistere, magari ripensandola anche in versione digitale.
Assolutamente si, lo comprerei a mia figlia. Dopo tutto non era solo una Rivista di gossip ma anche in parte educativa. C’è troppa ignoranza tra i giovani a livello di educazione sessuale e “Cioè” era un luogo piacevole in cui le ragazzine potevano esprimere in modo anonimo le loro perplessità ed avere risposte ai loro dubbi in materia.
PAMELA MAKE UP ARTIST Era un appuntamento fisso la Domenica durante i mitici Anni 90, gli anni in cui sono cresciuta. Avevo una cugina di tre anni più grande che mi introdusse in edicola e mi disse “guarda il nuovo numero di Cioè”.
Mi ricordo sicuramente i gift, gadget che collezionavo e custodivo come piccoli tesori. Lucidalabbra, gomme profumate e braccialettini multicolor. Poi ricordo gli stickers che potevi staccare ed attaccare sulla Smemo e poi i poster.
Oggi è una società che vola veloce ormai, non c’è più il gusto di comprare una rivista e sfogliarla. Sicuramente una versione on line sarebbe molto apprezzata dalle teenager di oggi .
Sicuramente gli permetterei di comprala.
SERENA 38 ANNI NAIL ARTIST Cosa rappresentasse non saprei… un appuntamento fisso dell’adolescenza.
Mi ricordo la copertina adesiva , i regalini e le domande con risposte impossibili.
Non saprei dirti… risponderti è difficile perché sono decontestualizzata ormai dal periodo in cui aveva senso leggerla e in oltre non ho adolescenti per casa!
REBECCA 33 ANNI IMPIEGATA Per me era un modo per tenermi aggiornata sui gossip relativi ai miei idoli di ragazzina.
Mi ricordo i fotoromanzi in primis, i poster che appendevo nell’armadio, i regali che mi sembravano una figata a ripensarci erano di una bruttezza estrema.
Probabilmente le ragazzine di adesso non apprezzerebbero l’attesa settimanale perché hanno tutto a portata immediatamente. Inoltre sono molto più informati di quanto non fossimo ai tempi, quindi nemmeno la rubrica della posta per loro sarebbe interessante… per non parlare dei fotoromanzi!
Se melo chiedesse :si, non è mai stata volgare come Rivista … così la riguarderei anche io !!!!!!!
TO BE CONTINUE…