Le opere dello Studio Pixar non sono mai banali, ottimamente realizzate con un animazione fluida e dalla connotazione quasi realistica.
“Red”, il 25° lungometraggio distribuito dalla Walt Disney Studios, da poco approdato sulla piattaforma streaming Disney Plus, diretto da Domee Shi, non si smentisce. Una storia semplice ma con una sceneggiatura ricca di spunti, nella quale si analizza il passaggio nella fase adolescenziale della tredicenne Mei Lee, di origini cinesi che vive a Toronto. Questo momento della vita della ragazza, viene, metaforicamente attraverso la trasformazione in un panda rosso.
Un momento della vita, in cui vi sono cambiamenti sia fisici che psicologici, la protagonista entra in contrasto con le decisioni della madre, i primi interessi verso i ragazzi, la voglia di ribellione verso le istituzioni della famiglia e della scuola… in quanto si è alla ricerca della propria autonomia.
Un lungometraggio piacevole, ricco di momenti comici, attraverso trovate originali che danno maggiormente l’idea del percorso di crescita, un cartoons adatto a tutti con tematiche psicologiche ben delineate che si sviluppano in un crescente, per tutto l’arco del film.
Se l’aspetto psicologico della crescita è l’elemento principale, intorno al quale si evolve tutta la narrazione, dando una connotazione adulta al lungometraggio, si pecca un po’ sotto altri aspetti emotivi che non lo rendono un cult come Toy Story, Gli Incredibili, Monster & C., ovvero è stato molto piacevole vederlo ma non invoglia rivederlo. Tutta la sua carica emotiva viene sprigionata nella prima visione, di come, attraverso gli occhi di Mei Lee vede il mondo mentre si sta trasformando. Terminato questo effetto sorpresa, il concetto del panda Rosso va a perdersi, ritrovandoci così nella normalità della vita reale quotidiana.