In questo periodo di emergenza sanitaria, le fumetterie come tutte le attività commerciali hanno subito disagi organizzativi, economici, gestionali.
Dalle ultime stime giornalistiche, si calcola di un calo di clienti, su qualsiasi genere di negozio del 32%, tanto che i consumi sono calati. A questa situazione si aggiunge l’aumento dell’inflazione, per i beni alimentari si parla del +1.4% e per i servizi culturali tra il +1.9 e il 2.3%.
In un periodo così incerto, le famiglie i primi tagli li fanno sul “superfluo” o comunque su tutto quello che non è indispensabile, alla cui voce corrisponde fumetti, gadget, libri, giochi di società, videogames….
Oltre al fatto che si annunciano rincari spropositati sulle fonti energetiche e materie prime; tutto questo sta causando una situazione insostenibile e precaria a cui non si vede una soluzione a breve termine ma che soprattutto soddisfi i cittadini, dovuto ad una politica poco accorta se non per salvaguardare solo le grandi imprese industriali.
L’appassionato, anche per far fronte al disagio causato dal Covid, mascherina, luoghi affollati, green pass…. Si è rivolto al web, anche perché molti albi, per via del discorso accennato sul rincaro materie e reperibilità, sono in ritardo o rimandati. Ci sarà da aspettarsi prima o poi un aumento del prezzo di copertina….
Le soluzioni sono nebulose, in un contesto in cui potrebbe portare ad una drastica riduzione degli acquisti e non ci sarebbe da rimanere sorpresi in un futuro prossimo trovare serrande abbassate con il cartello: “chiuso per cessata attività”!