Il mondo dei robot o comunque l’argomento di automi che realizzassero atti non indotti dall’uomo è un concetto che esiste già nell’epoca dei Miti. Con i secoli, grazie agli studi, la tecnologia che si è evoluta si è giunti ad una concezione sempre più complessa, precisa e quasi mistica.
“Robotland – viaggio attraverso la storia dei robot” di Berta Pàramo, pubblicato da Ippocampo Edizioni, è un immaginario viaggio all’interno di un mondo chiamato appunto Robotland in cui storia e fantasia, leggenda e realtà si fondono per dar una visione che cosa sia l’essenza robotica.
Un percorso strutturato a tappe che parte dalle civiltà Elleniche (nell’Iliade si citano le ancelle d’oro realizzate dalla divinità Efesto) per giungere ai giorni nostri in cui i robot hanno assunto una somiglianza con gli esseri umani quasi perfetta; si incontrerà personalità che hanno contribuito in varie maniere alla diffusione, sia tecnica che teorica, su tale argomento, da Karel Capek, scrittore Cecoslovacco che coniò nel 1920 il termine ROBOT. Lo scrittore Russo Isaac Asimov che diede vita alle fondamentali leggi della robotica, il genio Leonardo da Vinci con la realizzazione del leone meccanico, Ctesibio che realizzò l’orologio idraulico nel III a.C., solo per citarne alcuni.
Tra le pagine scopriremo tantissime curiosità, particolarità, il loro utilizzo in quasi tutti i campi da quello lavorativo a quello ludico, da concetto religioso all’igiene e alla salute… in tutto questo sono presi in esame i robot più “famosi”, alcuni della cultura popolare, altri rimasti più nell’ombra ma che hanno comunque contribuito alla diffusione e al successo di questa realtà, da “Robby il Robot”(1956), “Asimo” (2000) ,”iCub” (2004), Mazinger Z (1972)…
Una lettura che vi stupirà, un viaggio letterario dal forte impatto emotivo che lascerà nel lettore ulteriore curiosità e domande, in quanto è una realtà in continua evoluzione, potremmo paragonarla ai primi passi che ha fatto l’uomo sulla Terra, ci sono voluti millenni per giungere a quello che è oggi, lo stesso varrà per i robot e come sempre con vantaggi e svantaggi ma questo dipenderà sempre dall’intelligenza umana nel saper gestire questa risorsa dalle potenzialità ancora sconosciute. L’autrice ha cercato, di dare una visione a 360° di questo universo, stimolando il fruitore della lettura di proseguire le proprie ricerche per ulteriori scoperte.
L’opera “Robotland” mette di fronte al lettore un elemento importante, in tutto il mondo, la ricerca della forma tecnologica che possa muoversi per conto proprio, ha suscitato interesse tra tutti i popoli, alcuni vedendolo come progresso, altri come una forma divina, altri come semplice studio e divertimento ma con un unico comune denominatore: dar vita a qualcosa che assomigliasse il più possibile all’uomo, come non rimanere ammagliate ma anche leggermente spaventati dai grandi automi nel cinema, in cui la finzione di qualche decennio fa è diventata realtà odierna.