Domenica 26 Dicembre ore 17...suonino le trombe...rullino i tamburi!!! Ecco che si va a vedere il nuovo lungometraggio disneyano, WISH!!! E come iniziare il film, se non col classico librone delle fiabe di Biancaneve, Cenerentola, e molti altri...??? Ovviamente questa è una chiara introduzione al centenario Disney che è iniziato nell'Ottobre dell'ormai passato 2023 (percorso del primo Studio fondato dal 22enne Walt assieme al fratello Roy) fino all’avvento dello streaming...il colosso dell'entertainment Disney compie 100 anni e vuole provare a continuare a far sognare grandi e piccini. Dico "vuole provare" perchè se anche WISH, unisce la grafica e la scenografia dei vecchi film d'animazione che vanno dal '37 al '50 (Biancaneve, Cenerentola, Pinocchio, Peter Pan, Dumbo, Bambi) all'incipit del nuovo secolo (La Principessa ed il Ranocchio, Frozen, Oceania) non riesce ad alternare la vecchia metodica de La Bella Addormentata con quella di Rapunzel, e non riesce quindi a generare quel conubbio interessante e che farebbe molta presa sulla nerd generation e sulla new generation... Sicuramente rispetto ai più datati Frozen ed Oceania, è meno "appetitoso" di musiche ed effetti, ed ha una carente assonanza di momenti clou, tipico della cosmogonia disneyana; dalla sua, possiamo dire che l'effetto di scoprire il riferimento alle precedenti opere, non è totalmente malvagio, ed è interessante notare come la nuova troupe (alcune sono veramente autori ignoti...) cerca di fare del meglio, non riuscendoci al 100%; ed inoltre teniamo in considerazione, di come il focus sia sempre incentrato sui bimbi, con un'iniziativa che va ormai avanti da alcuni mesi, dove il ricavato di alcuni "oggetti sacri" della multinazionale statunitense ed i proventi del nuovo lungometraggio sarà devoluto a "Make a Wish" per aiutare a realizzare i desideri dei piccoli affetti da gravi patologie... Di contro, fanno parte di questo quasi totale la povertà di idee e di scrittura che compongono un'opera a mio avviso non bella, ma che si può vedere (non più di una volta) con la propria famiglia, magari dopo una cioccolata calda... BY Beppe Cutrì