Per tutti coloro che seguono Samuel Stern dal primo numero, sarà stata una sorpresa eclatante, nel vedere la copertina del numero 44: “Colline come Elefanti”, nel trovare non il Rosso ma bensì Padre Duncan.
Questo albo, con sceneggiatura di Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago con disegni di Annapaola Martello, pubblicato da Bugs Comics, ci fa immediatamente capire che il protagonista sarà il prete.
Una storia molto intensa e coinvolgente, dalla narrazione serrata e drammatica, gli autori ci riportano alla giovinezza di Ducan, il quale riceve una visita inaspettata di un ragazzo, Rafiki, il quale era stato esorcizzato dal prelato, quando questo era missionario in Africa.
Il primo esorcismo di Ducan che lo vede in grande difficoltà che mette in discussione le sue capacità ma soprattutto che lo mette a confronto con una realtà religiosa diversa, tanto da avere uno scontro verbale con il capo villaggio Themba, il quale gli fa presente come le manifestazioni demoniache possono presentarsi in forme diverse da quelle che la Chiesa gli ha sempre presentato.
Nel racconto vi è un ulteriore flashback; quando l’entità che possiede il ragazzo, gli ricorda quando in Irlanda, aveva avuto a che fare con un individuo appartenente alla Shankill Butchers, un organizzazione terroristica, legata alla Corona, con ideologie Unioniste che aveva ucciso dei suoi compagni e lui non aveva avuto scrupolo di riempirlo di botte. Mettendolo di fronte al quesito se questa rappresenta la vera carità cristiana.
L’albo mette al centro Padre Duncan e i suoi ricordi più crudi, come se il passato avesse voluto bussare alla sua porta per ricordagli chi era e farlo uscire da quella situazione di torpore, piena di dubbi che negli ultimi numeri lo assillano. Molto probabilmente per prepararlo all’evento dell’Apocalisse.
Il disegno raffinato e curato, agevola la lettura immergendo il lettore in un contesto diverso dagli altri albi di Samuel, facendo percepire una sensazione di speranza e rendendo l’atmosfera meno cupa anche se, come accennato in precedenza, il fattore drammatico è intenso. La stessa componente demoniaca, presente è più che altro descritta che rappresentata.
Un numero fondamentale per l’evolversi degli avvenimenti, in quanto ci permette di conoscere ancora più in profondità un personaggio che fin qui ha fatto da spalla del Rosso ma che potrebbe avere un ruolo fondamentale nel proseguimento della storia e il finale del fumetto consegna al lettore alcuni spunti molto interessanti aumentandone il pathos delle vicende future.