L’albo in questione, numero 45, di Samuel Stern “Ritorno al girone” è giustamente un “ritorno” all’albo numero 8, in cui nella casa di piacere freak, gestita da Madame Luthère, il Rosso ritroverà persone conosciute come la stessa maitresse e Astra la sorella gemella siamese di Selene la quale gli ha passato il demone in corpo durante la l’operazione di separazione.
Astra, quindi è posseduta e nello stesso tempo è in cinta di una bambina, il cui padre è David il quale ha ucciso Selene perché convinto fosse un ostacolo al suo amore per Astra.
Astra si trova a combattere però con il demone in lei, in quanto la creatura infernale si ribella perché si sente madre e vuole proteggere la nascitura. Samuel inoltre può fare poco, perché esorcizzare l’entità significa portare a morte la donna e la neonata…
Il fumetto con sceneggiatura del critico cinematografico Andrea Guglielmino e disegni di Stefano Manieri, pubblicato da Bugs Comics, creano un’atmosfera da love story drammatica, addentrandoci in una sfera sempre più intima delle creature demoniache, le quali, albo dopo albo, portano a galla una psicologia che ha volte risulta molto simile a quella umana.
La sceneggiatura supportata da un tratto con dettagli definiti, estremamente curati con un dinamismo che porta il lettore in un vortice di avvenimenti, con flashback del passato per cogliere quel tono di sensibilità materna che tra le varie tavole emerge, per poi esplodere verso il finale.
Un numero che possiamo considerare di preludio o di passaggio, per l’inizio di qualcosa di veramente grande in cui la storia entrerà in una fase di ”non ritorno”, dove la tranquillità non sarà protetta dal solo esorcismo, dove gli individui che abbiamo conosciuto fino ad oggi saranno costretti a scelte drastiche.
“Ritorno al girone” , dopo un piccolo sforzo di memoria che ci riporta all’albo “Il secondo cerchio”, la storia risulta intensa ma lineare e ben definita con un taglio molto cinematografico e con disegni potenti che danno l’impressione di dover uscire dalle pagine per un realismo impressionante.: complimenti a Stefano Manieri.