Con molto piacere ospito su queste pagine di Mondo japan, una ragazza che pratica cosplay da parecchi anni, Stefania Laporta, il suo spirito di divertimento, di aggregazione, la soddisfazione di realizzazione costumi dall’alta scenografia teatrale, fini ed eleganti, non è cambiato per niente anche se gli eventi si sono sempre più trasformati in palchi da competizione.
L’intervista è diventata così una piacevole chiacchierata tra ricordi, risate tra amici Adesso lascio la parola a Stefania:
Ciao, io mi chiamo Stefania, non chiedetemi l’età, sono abbastanza grande da non aver bisogno di dirla! Ho molti hobby, mi piace tanto camminare, collezionare oggetti di qualunque foggia, comprese monete e tappi! Ho cominciato a fare cosplay intorno al 2005, all’inizio con costumi molto semplici, poi via via sempre più ricchi di dettagli, e per non spendere più del dovuto ho imparato a crearli io da zero, i personaggi che scelgo solitamente sono quelli che mi colpiscono di più visivamente, alcuni miei personaggi appaiono una o due volte al massimo in intere serie!
Cosa rappresenta per te il cosplay
Il cosplay per me rappresenta divertimento, trovo bellissimo essere qualcuno che non sono per un giorno, farmi fermare dalle persone per fare foto con loro, è un mondo speciale, che mi ha portato molte amicizie
Come nasce la creazione di un abito, quali sono le fasi fondamentali.
Il primo step è decidere se davvero sono in grado di interpretare quel personaggio, perché il cosplay è anche imitare in tutto e per tutto chi interpreti, entrare nella parte ed essere quella persona! Poi comincio a procurarmi i materiali, in teleria per le stoffe e in casa o nei negozietti per gli accessori che di solito mi costruisco se non ho la fortuna di recuperarli in giro. Poi comincio ad assemblare il pezzo più difficile, che sia sartoriale o un accessorio, se viene quello parto col resto del lavoro, altrimenti inutile sprecare materiale e infine tanta pazienza, (non so se si può dire ) bestemmie, e almeno il doppio del tempo preventivato, perché succede sempre qualcosa che porta ritardo!
Tra i tanti cosplay che hai realizzato, quali sono quelli che ricordi con più piacere?
Sakura di Tsubasa Cronicle, ho fatto 2 costumi diversi di lei, è sempre stata una tra le mie preferite, ma il più divertente è stato il cosplay di Hello Kitty che faceva il cosplay di Edward Elric da Fullmetal Alchemist, è un ciondolino che ho da decenni, e alla fine mi è venuta la fissa di farlo! Credo di esser stata fermata per fare foto più con quello che con tutti gli altri miei costumi!
Tra le tue creazioni vi è la “Creamy Black”. Come nasce l’idea di questa realizzazione.
Quella Creamy è il modellino creato per il ventennale della serie e siccome io adoro il gotico, (infatti quasi tutti i miei costumi original sono gotici) lei mi ha colpita al punto da volerla riprodurre, ed è stato abbastanza complicato, cucire l’ecopelle non è facile!