Dopo il lungo lockdown sembra essere giunto il giorno della ripartenza, per ridare un inizio a tutto, con molti dubbi e poche certezze e una situazione sanitaria ancora troppo critica.
Ci si potrà muovere ma rispettando importantissime regole, dal metro di distanza da chi ci sta accanto, all’uso della mascherina, al lavaggio delle mani, allo schierarsi in fila per entrare all’interno di locali.
Il Governo ha emanato il decreto per le riaperture con tempi e modalità diverse da attività a attività ma nel caso delle Fiere del fumetto, degli eventi di cultura pop in modo preciso nelle sfilate cosplay come bisognerà comportarsi ed agire?
Discutendo con un operatrice sanitaria di Milano oltre che cosplayer, Fabiola, è uscito un quadro della situazione non idilliaca ma soprattutto con molte difficoltà nel realizzare un evento cosplay con rimedi restrittivi dei quali di difficile attuabilità.
I numeri di partecipanti, ad ogni singolo evento, sono enormi, quindi il problema iniziale e che mancherebbero luoghi spaziosi dove potersi muovere liberamente, oltre tutto bisogna realizzare molti camerini per cambiarsi e truccarsi, addio a camerini comuni o bagni luogo di vestizione, igienizzarli ad ogni passaggio senza lasciare all’interno zaini, abiti e materiale vario. Sarà vietato scambiarsi trucchi, oggetti, abiti.
Cambierebbe anche poco se tutti questi appassionati , giungessero già in cosplay alla kermesse. Gestire questo flusso di persone non è facile, perché bisogna riorganizzare gli spazi in base alle condizioni logistiche e strutturali, ad esempio tutti gli eventi dovrebbero possedere palchi delle dimensioni di “Lucca Comics & Games” o del “Festival del Fumetto “ di Novegro.
Le fiere al chiuso che sono in maggior numero, avrebbero bisogno di favorire il ricambio d’aria. Prima di entrare in Fiera, le persone dovranno sottoporsi alla misurazione della temperatura e presentarsi con mascherina e guanti.
In oltre, secondo quale criterio, si farebbero entrare all’interno della struttura, i partecipanti perché non si accalchino ai cancelli o alla scaletta di salita al palco? Si deve creare un programma di accessi su prenotazione on-line, entrati nello spazio fieristico, seguire percorsi stabiliti attraverso segnaletiche poste a terra che li facciano raggiungere il palcoscenico.
Le performance avranno una durata minima, niente scenografie o “effetti speciali” come coriandoli e bolle di sapone che possono lasciare materiale a terra. Scordiamoci i mega gruppi di 10-20 cosplayers che occupavano tutto il palco, al massimo 2-3 concorrenti con le giuste distanze con i presentatori situati ai lati o addirittura dietro il palco e niente pubblico, ovvero sfilate a “porte chiuse”.
Tutto questo porterà a nuove indicazioni comportamentali che dovranno tenere conto anche fotografi, giuria, fonici, addetti ai lavori…, il problema da risolvere non è facile quindi, salvo una repentina scomparsa del virus, molti eventi cosplay se non tutti dovranno abdicare per questo 2020.