Presso la struttura Green Pea e il Centro Commerciale Lingotto di Torino, è stata allestita una mostra dedicata ai rifiuti di plastica ritrovati in mare. Un’iniziativa che ha dato vita al Museo di Archeoplastica ad opera di Enzo Suma guida naturalistica ad Ostuni (Br).
L’iniziativa adita a sensibilizzare il pubblico sul problema dell’inquinamento e la difesa della natura, fa rivivere nei visitatori tanti ricordi nel vedere flaconi, confezioni, barattoli e oggettistica varia, risalente anche a più di 50 anni fa, rifiuti di plastica ritrovati sui litorali italiani ed esposti in apposite teche, tutto documentato con schede e video di presentazione che raccontano e spiegano tante curiosità e aneddoti.
Tra le molte le curiosità, ad esempio che tutti i prodotti prima del 1973 avevano il costo privo di Iva, altri hanno riportato alla mente le giornate estive e le vacanze trascorse la mare a mangiare gelati, l’utilizzo delle creme abbronzanti, i giocattoli usati nella sabbia… ma anche prodotti utilizzati tutti i giorni come il detersivo per lavare i piatti, i detergenti per i vetri, i cosmetici di bellezza o per la barba.
Una sfilata di prodotti usa e getta, alcuni finiti nel dimenticatoio della nostra mente, molti dei quali usati da noi stessi altri dai nostri genitori. Quello che impressiona, in tutto ciò, è che tutti questi questi articoli di facile consumo, dopo decenni sono ancora quasi integri, difficilmente dissolvibili nell’ambiente e che vanno ad inquinare i nostri mari, questo deve renderci consapevoli del danno che rechiamo quando gettiamo rifiuti al difuori degli appositi raccoglitori.
L’evento ha avuto inizio il 10 Marzo e terminerà il 23 dello stesso mese; la visita è totalmente gratuita e merita di essere vista, sia come elemento di riflessione ambientale green sia come viaggio a ritroso nel tempo, nell’ammirare dei ritrovamenti che possiamo considerare storici.