Il corvo imperiale o corvo Indiano, il Yatagarasu, l’uccello mitologico la cui leggenda narra nel Kojiki, sia stato inviato dalla dea del sole Amaterasu con il compito di condurre, facendo percorrere la strada giusta, all’Imperatore Gimmu, il quale era giunto nelle terre di Kumano dall’isola di Kyushu, per raggiungere la regione di Yamato, l’attuale Nara, per dare vita al Giappone.
La figura del corvo viene inviata, in quanto vi sono violenti dei nel percorso, quindi l’uccello farà da guida. Yatagarasu (Ya-ta-Karasu) viene fatto scendere dal cielo in possesso di “otto cubiti”: il libro “Izu-no-ci-waki” di Tacibana Moribe dice che ya-ta prende il significato di di otto ali e che ya-kata può essere tradotto come grande, quindi il “grande corvo”, anche se in realtà ya-ta significa molte mani quindi corvo dalle tante zampe.
Tra le varie tradizioni, i cinesi credevano nell’esistenza che nel sole vivesse un corvo rosso, mentre nel 700 i Giapponesi possedevano un bandiera su cui era dipinto un corvo.
Questa creatura fantastica è raffigurata con tre gambe che rappresentano il Cielo, la Terra e l’Umanità ma può anche essere legata alle tre caratteristiche degli dei: saggezza, benevolenza e valore.
La sua figura, oltre a comparire in testi antichi Orientali, lo si trova anche sulle pareti delle Piramidi dell’Antico Egitto o sulle monete della Licia. Pur essendo rappresentato con tre gambe, nessun documento ne certifica il numero.
La sua figura ha oltrepassato il tempo, per entrare nel panorama cultura moderno, tanto da essere utilizzato come logo della Federazione calcistica Giapponese, oppure rappresentato nella carta leggendaria da gioco del manga Yu-Gi_Oh!