Con molto piacere, possiamo presentare a tutti voi appassionati del cosplay, uno dei gruppi più simpatici e variegati del panorama, che a Lucca Comics & Games hanno festeggiato i 10 anni di scorribande sui vari palchi di tutta Italia.
Quindi largo ai protagonisti, che nella figura di Jacopo Calatroni, si è prestato a rispondere alle mie domande.
Ciao, io sono Japo, uno dei membri fondatori dei Cosplayers Within. Prima di essere cosplayers, siamo un gruppo di amici: alcuni di noi hanno iniziato a fare cosplay insieme ben 10 anni fa! Da allora, alcuni compagni di viaggio hanno abbandonato questo hobby, così come altri ci hanno raggiunti sulla nostra pazza barca… ma ancora dopo tutto questo tempo adoriamo condividere tra noi le esperienze di cosplay, che sia sul palcoscenico delle fiere, su un set fotografico o davanti a una videocamera
Come nasce il gruppo dei within?
Durante l’indimenticabile Lucca Comics 2003: la maggior parte di noi si sono conosciuti lì! Io e Barbara/Sba avevamo radunato una piccola comitiva da Pavia per vivere insieme la più grande fiera d’Italia. Lì abbiamo incontrato (tra gli altri) Valentino, Angela e Sara, che ancora oggi ci accompagnano in questa avventura. Poco dopo alcuni dei nostri amici più cari, contagiati dal nostro entusiasmo, hanno voluto cimentarsi nel cosplay. È stata una reazione a catena.
Perché fare un gruppo per dedicarsi al cosplay?
Perché il cosplay, per come lo vediamo noi, serve prima di tutto per stare assieme. Che sia per un set fotografico o un’interpretazione sul palcoscenico, non c’è emozione più bella di condividere con le persone a cui vuoi bene le sensazioni che vi ha regalato una serie che adorate. Se poi si possono trasmettere al pubblico, meglio ancora! Come direbbero gli X-Men (gruppo che non a caso abbiamo interpretato in mille salse): “noi combattiamo in squadra!”
In questi 10 anni, quali sono alcuni ricordi che rimarranno indelebili?
Sono davvero tanti! Tutti i momenti di emozione incontenibile prima di salire sul palco, o prima della proiezione di un nostro cortometraggio… il prendersi la mano prima del momento dell’esibizione, e gli abbracci quando si vince, perché il cosplay è anche questo, senza fare i buonisti che dicono di odiare la competizione. I riconoscimenti fanno sempre piacere, no? La cosa più bella in questo senso però sono le reazioni del pubblico: con i suoi applausi, le sue risate e le urla di entusiasmo nei momenti clou delle nostre interpretazioni, ci ripagano davvero di tutti gli sforzi!
Da quando avete incominciato a d oggi, cosa è cambiato nel panorama cosplay?
Quando abbiamo iniziato non c’erano tutti questi riflettori puntati sul mondo del cosplay. Nessuno pensava di farci carriera, di diventare “cosplayer pro” o roba del genere. Fuori dalle fiere era un mondo di forum dove la gente socializzava nascosta dietro ad avatar e nickname, non esisteva la vetrina pubblica dei social network e il giro di autopromozione che molti si fanno adesso. Comunque trovo sia inutile vivere con nostalgia quegli anni: c’è spazio per il divertimento anche nel cosplay di adesso, basta farlo con le persone giuste. Molte cose sono anzi cambiate in meglio: ora sono disponibili materiali e tecniche che dieci anni fa ci sognavamo, e costumi e scenette sono giustamente più curati. Quella che una volta era quasi una festa in maschera adesso sfocia nell’arte, ed è una cosa favolosa. Però, per quante pretese artistiche un cosplayer possa avere, e per quanto gli possa piacere competere con gli altri nei contest, dovrebbe sempre restare nella prospettiva che fondamentalmente resta sempre un mezzo disadattato che si veste da cartone animato. Prendersi troppo sul serio non fa bene, ridiamoci su che è meglio!
Non è che adesso penserete di andare i Pensione?
Per ora direi di no! Abbiamo ancora un sacco di idee per gruppi, corti e scenette. Il nostro canale YouTube (http://youtube.com/JapoCW) è pieno di progetti avviati, e le fiere sono sempre la scusa giusta per vederci con gli amici sparsi per mezza Italia, e con loro rendere realtà quello che fa battere forte i nostri cuoricini di nerd! Non avremo più quindici anni come quando abbiamo iniziato (un certo Luca Buzzi dice, scherzando ma non troppo, che siamo stati i primi bimbiminkia del cosplay italiano!), ma non ci sentiamo ancora vecchi… non vi libererete di noi tanto facilmente