Se prendete in mano un manga del Maestro Naoki Urusawa (20 Th Century Boy, Monster), siete sicuri di trovarvi a leggere un opera che vi immergerà in un capolavoro di realismo, questo grazie ad un tratto semplice e pulito, ricco di dettagli che ne conferiscono le peculiarità di una foto.
Le sue storie immergono il lettore in trame molto suggestive, in cui l’elemento fantastico viene a galla dopo svariate pagine, ed il caso di “Asadora” pubblicato dalla Planet Manga.
Porto di Nagoya 1959, la ragazzina Asa, appartenente ad una famiglia di dodici fratelli, viene rapita da un ladro improvvisato, Haruo Kasuga, durante un tifone. Per proteggersi da questa furia della natura, i due si rifugiano in un container e quando ne escono dinanzi a loro si presenta uno spettacolo di distruzione.
Tra i due si instaura un dialogo e si scopre che l’uomo è stato un abile aviatore durante la seconda Guerra Mondiale pilotando i Mitsubushi Gami. Queste sue capacità le mette al servizio delle persone rifugiatesi sui tetti delle case, portando, con una aereo sottratto ad un facoltoso uomo d’affari, acqua e viveri, aiutato da Asa.
Sorvolando queste zone ormai invase dall’acqua, scrutano dall’alto un qualcosa che sembra una immensa impronta….
La narrazione focalizza, l’attenzione del lettore, come fosse una notizia giornalistica, su un disastro naturale visto da due persone comuni che si trovano sul posto; si viene coinvolti così in un dramma d’attualità che purtroppo ci capita di ascoltare nei telegiornali. Solamente nelle ultime pagine, del primo volume, compare l’elemento fantascientifico, ovvero l’impronta di una presunta creatura che ci porta a pensare che il disastro non è stato compiuto dal tifone ma da qualcosa d’altro.
La trama per tutto il primo albo è lineare, si è coinvolti nel dramma dei due protagonisti ma il colpo di scena finale, ridisegna completamente tutto l’accaduto, se il lettore ha seguito con attenzione e apprensione gli avvenimenti raccontati fino ad un certo punto, l’effetto sorpresa, dell’impronta, fa sobbalzare la curiosità e la voglia di conoscenza. La suspense viene portata ai massimi livelli. Un espediente ottimamente utilizzato dal mangaka che crea così fibrillazioni per l’attesa del nuovo numero.
Si Ringrazia: