Amarcord Anni 80: il 22 Maggio 1980 nelle sale gioco Giapponesi veniva presentato il cabinato di “Pac-Man”, il cui nome originale era “Puck-Man”, prodotto dalla Namco, un vero cult nel campo videoludico che compie 40 anni.
Creato da Toru Iwatani, il quale si ispirò alla realizzazione del personaggio, una creatura sferica, ispirata alla forma di una pizza senza uno spicchio, il cui scopo era divorare dei puntini in un labirinto, per ottenere dei frutti, senza farsi uccidere da quattro fantasmini ( Blinky, Pinky il fantasma femmina, Inky, Clyde).
La pallina gialla, manovrata dal giocatore, doveva destreggiarsi nel labirinto e aveva l’occasione, mangiando le power pills, quattro pillole speciali, situate ai quattro lati dello schermo, per 10 secondi, poteva essere lui stesso a dar la caccia ai fantasmini.
Completato un labirinto, si passava a quello successivo, identico, anche se si potrebbe pensare che i riquadri fossero infiniti, per via di un bug, arrivati al livello 256, lo schermo si riempe di simboli a caso che rende impossibile continuare a giocare.
Il successo fu tale che negli anni successivi vennero realizzati numerosi seguiti, in cui veniva riproposto Pac-Man come protagonista o semplice comparsa. Intorno alla pallina gialla più famosa al mondo che divenne un’icona della cultura del videogames, si creò un interessa di massa con oggettistiche varie in cui compariva il Pac_Man: dalle magliette, alle tazze, adesivi, cancelleria….
Un videogames che non si è limitato ad appassionare soli i ragazzi degli Anni 80, è arrivato fino ad oggi con nuove versioni e nuove riproposte, tanto che sulle console di ultima generazione la pallina gialla la possiamo sempre trovare.
Una forma di divertimento nuova, soprattutto quando arrivò in Italia, la concezione dei videogiochi era solo al inizio, un gioco diventato negli anni cultura e forma sociale che in quegli anni 80 ci portava ad inserire nel cabinato 100 o 200 lire, per giocarci e vivere emozioni particolari fatte di suoni e colori mai percepiti: si stava entrando, senza saperlo, nel mondo della tecnologia informatica. Ma questa è tutta un’altra storia!