Il nuovo fumetto di Leo Ortolani è “Star Rats”, la parodia della terza saga di Star Wars, conclusasi a Dicembre 2019 con “ L’ascesa di Skywalker” . Questo nuovo capitolo, ci indica come ormai la saga di Rat Man, possa essere essa stessa un’ opera a se’ stante .
Realizzare una parodia non è facile, il rischio di scivolare sul banale e ripetitivo è sempre dietro l’angolo, Ortolani ci riesce a metà in questo nuovo lavoro ma non per demeriti suoi, ritengo che l’opera principale “Star Wars” sia stata eccessivamente sfruttata a livello cinematografico e quindi è rimasto poco da dire.
L’impressione è che “Star Rats” sia un’opera in cui i protagonisti non risultano dei cloni comici del film ma personaggi nati da zero. La dimostrazione sono i capitoli precedenti, le parodie nate nel 1999 di Star Wars, sono più incisive, più divertenti, questo perchè i film della prima trilogia sono ricordati da tutti come dei grandi cult.
Questo nuovo mondo narrativo , vivrebbe benissimo, senza aspettare nuovi film della saga creata da Lucas, anzi Ortolani potrebbe creare un nuovo universo fatto di idee alternative, senza scemare in clichè, ormai pieno nel film, con spunti inediti da presentare agli studi americani se volessero dare vita a un nuovo filone di Guerre Stellari.
La Galassia lontana lontana, ormai non c’è più, è stata colonizzata e sfruttata al massimo, la linea narrativa non presenta più nessun effetto speciale che possa far sussultare il lettore. Probabilmente più l’attesa è spasmodica più il rischio di essere delusi è maggiore.
Questa miniserie di 6 numeri del fumettista italiano, rimane comunque un occasione di leggere della cultura letteraria non banale, perché il protagonista principale, Ortolani stesso, cerca in qualche maniera di dare delle idee come in un film mediocre, l’ottimo attore, con la sua bravura recitativa, riesce a renderlo guardabile e interessante.