L’oscuro stregone, ideato da Kazushi Hagiwara, nel manga “Bastard”, prende vita nella serie televisiva trasmessa su Netflix, composta da 24 episodi, di cui 13 trasmessi in questi giorni i prossimi a fine Anno.
Opera attesa da molti appassionati che negli anni 90 ne hanno letta le gesta, rimanendone affascinati sia per la trama che per il disegno accurato e spettacolare.
LA TRAMA
Il Regno di Meta-Likana è sotto attacco da parte dell’Armata Ribelle delle Tenebre, campeggiata dallo stregone Osbourne, il quale ha approfittato dell’assenza del re e del Grande sacerdote.
Quando il castello sta per capitolare, il consiglio dei sacerdoti, cerca la salvezza nel risveglio nell’oscuro distruttore Dark Schneider, il più temuto tra gli stregoni, intrappolato nel corpo del ragazzino Rusie 15 anni prima.
Per infrangere il sigillo, occorre il bacio di una vergine e l’incarico tocca a Yoko, figlia del Grande Sacerdote e tutrice del ragazzo.
Il potente stregone ritornato a nuova vita, dimostra poco interesse nell’aiutare coloro che lo hanno evocato ma l’intervento di Yoko lo convince, con un bello schiaffo e una bella romanzina, nell’incredulità dei soldati, sacerdoti e nobili…..
Lo scopo dell’Armata Ribelle delle Tenebre, a cui capo vi sono i 4 re celesti una volta compagni di Dark Schneider, è intenzionata a conquistare i quattro Regni, per impossessarsi dei quattro sigilli e riportare in vita il dio del male Anslasax e conquistare il mondo.
L’anime risulta molto fedele al manga, realizzato con quel tratto Anni 90, quasi per non perdere le atmosfere che ne hanno decretato il successo ma con accorgimenti che gli diano quel tocco di freschezza, per avvicinare appassionati che lo vedono per la prima volta.
Storia piacevole, veloce, ben strutturata con una sceneggiatura che ha saputo adeguarsi ai tempi odierni. Ambientazioni e personaggi non sono stati stravolti, mantenendoli fedeli, tutto ciò ha permesso di assistere ad un titolo dalla connotazione adulta, senza dover scimmiottare l’opera cartacea.
L’azione è predominante, insieme alle scene di eros che vengono mitigate con un po’ di umorismo, erotismo mai gratuito o volgare, anche se le riprese fatte nei confronti delle figure femminili lasciano poco all’immaginazione, tutto questo mette in risalto l’indole di Dark Schneider, il protagonista, il mattatore assoluto della serie, intorno al quale si muovo molti personaggi che arricchiscono la storia ma che rimangono confinati a gregari, in quanto non riescono ad avvicinarsi per carisma e potenza. Spettacolari i combattimenti che essi siano a colpi di magia o ad armi bianche, con una dinamicità cinematografica quasi realistica.
Un’opera valida per la sua intensità, per il modo con cui si evolve, in maniera sempre imprevedibile, con lo stregone oscuro che ha trovate che permettono allo spettatore di rimanere a bocca aperta, l’unica pecca che si può riscontrare del protagonista è la scelta non proprio perfetta del doppiatore. Ottima la caratterizzazione dei vari interpreti, ognuno con una propria psicologia non limitata ma che si evolve e facendo riemergere aspetti secondari, questo ha permesso agli autori di giocare bene sulla doppia personalità Dark Schneider-Rusie che non sono altro che due manifestazioni della stessa anima.
La prima parte trasmessa finisce con il classico colpo di scena, adesso non tocca che aspettare l’arrivo delle ultime puntate per conoscere il finale…. Se ci sarà!