Bnedict Cumberbatch ritorna nei panni del Doctor Strange, in un film che esplora il Multiverso, argomento iniziato nel lungometraggio di “Spiderman: No way Home”.
“Doctor Strange nel Multiverso della Follia” è un’opera leggermente differente da tutte quelle realizzate dal MCU, dalle tinte piuttosto dark e limitando molto l’aspetto umoristico. Fin dalle prime scene siamo catapultati in un panorama cupo in cui tutto potrà accadere, dando vita ad avvenimenti che avranno ripercussioni in futuro.
La regia di Sam Raimi non permette di avere momenti morti, è un continuo susseguirsi di colpi di scena che non danno respiro allo spettatore, senza per questo rendere la storia confusa, anzi risulta molto lineare con l’ingresso dei vari personaggi in maniera graduale perché si possano assimilarli.
Tutto molto interessante, intrigante ma lo reputo inferiore all’ultimo Spiderman, in quanto vi sono alcuni aspetti che mi hanno lasciato dubbioso, soprattutto sulla figura di Wanda diventata Scarlet Witch, in quanto mettere in repentaglio gli universi per il suo “capriccio” di madre, mi sembra non reggere, soprattutto per il fatto che potrebbe fare il bello e cattivo tempo già con i poteri in possesso, tramite il libro Darkhold.
Mentre Doctor Strange, ha preso quel posto carismatico lasciato vuoto da Tony Stark, ed è grazie alla sua performance che è riuscito a colmare quelle lacune di America Chavez che troppe volte è stata passiva agli avvenimenti che ruotavano intorno a lei, soprattutto povera di spessore psicologico e di background storico.
La trama porta Doctor Strange che deve proteggere America Chavez da Scarlet Witch che vuole impossessarsi del suo potere di viaggiare nei Multiversi, da Terra -616 a Terra -838, in cui lo Stregone è considerato elemento pericoloso da un gruppo di personaggi dotati di poteri denominati gli “Illuminati” in cui troviamo Peggy Carter, Blackagar Boltagon (Freccia nera), Maria Rambeau (Captain Marvel), Reed Richars dei fantastici 4, Charles Xavier il Professore X degli X-Men e Mordo.
Molte sono le citazioni derivanti dagli altri film e delle serie tv del MCU, quindi potrebb,e se uno non li ha visti, perdersi, non capire alcuni passaggi o la presenza di certi personaggi. Comunque tutto risulta molto spettacolare, specialmente gli effetti di quando ci si trova nello spazio di confine tra i multiversi per reperire il libro dei Vishanti. l’antitesi del Darkhold.
Un film che non smentisce l’attesa che si riversa oltre al semplice aspetto supereroistico dei personaggi, con trovate non banali (ad esempio il combattimento tra i due Doctor Strange a base di note musicali) ed altre che avrebbero avuto forse bisogno di maggior rifinitura, ad esempio la presenza degli Illuminati si è limitati ad una mera presenza facendo una fine piuttosto ridicola.
Mi ha lasciato molto curioso il finale: l’apparizione del terzo occhio sulla fronte di Doctor Strange e l’apparizione di Clea originaria della Dimensione Oscura…. Non dobbiamo far altro che aspettare il prossimo capitolo di questa saga.